Christine Lambrecht, ministro della Difesa in Germania, si è dimessa. Il terremoto politico che avrebbe potuto scuotere il governo guidato da Olaf Scholz era nell’aria da giorni. Tra i possibili successori che potrebbero ricoprire l’incarico, un ruolo tanto delicato quanto importante considerata la guerra in corso in Ucraina, troviamo il ministro del Lavoro Hubertus Heil e la responsabile della commissione del Bundestag per le forze armate, Eva Hogl. Niente è ancora deciso, ma il nome dovrebbe emergere a breve, considerando anche l'imminente incontro internazionale per l'Ucraina nella base militare di Ramstein del 20 gennaio.
Le dimissioni di Lambrecht
Lambrecht ha presentato una comunicazione scritta nella quale ha sintetizzato le motivazioni che l’hanno spinta a rinunciare al suo incarico.
"L'attenzione dei media, che da mesi si concentra sulla mia persona, difficilmente consente di riferire e discutere in modo obiettivo dei militari, della Bundeswehr e delle decisioni di politica di sicurezza nell'interesse dei cittadini tedeschi", ha scritto Lambrecht.
Il riferimento è alle numerose polemiche e critiche che l'hanno interessata nell'ultimo anno. L’ormai ex ministro ha in ogni caso ringraziato "tutti coloro che si impegnano ogni giorno per la nostra sicurezza".
Ricordiamo che Lambrecht era stata criticata in particolare per il suo messaggio di fine anno con riferimenti alla "guerra in piena Europa", mentre alle spalle venivano fatti esplodere fuochi d'artificio. A detta del Ministro, il conflitto in Ucraina aveva portato a "molte esperienze speciali" e offerto la possibilità di "molti incontri con persone meravigliose e interessanti".
Il video, pubblicato sul suo account Instagram, era stato bollato come inopportuno da moltissimi utenti e dall'opposizione. La deputata della Cdu, Serap Guler, aveva sottolineato come "ogni minuto in più in cui il cancelliere la tiene al governo danneggia ulteriormente la reputazione internazionale del Paese".
Il ministro nell’occhio del ciclone
Nonostante le forti polemiche Scholz aveva detto di avere ancora fiducia in Lambrecht, membro del Partito Socialdemocratico (Spd) di centrosinistra, lo stesso del cancelliere. Non è bastato, visto che il Ministro ha presentato le dimissioni.
Il video citato è però soltanto la punta dell’iceberg. Non era infatti la prima volta che la signora, 57 anni, riceveva aspre critiche. Nel mirino dell’opinione pubblica il suo operato. Nel gennaio 2022, ad esempio, Lambrecht era finita nell’occhio del ciclone per la promessa che la Germania avrebbe donato 5 mila caschi a Kiev, mentre il governo ucraino chiedeva armi pesanti.
È stata anche bersaglio di scherno e critiche perché giudicata poco in grado di mettere in ordine la Bundeswehr tedesca, nonostante i 100 miliardi di euro che le sono stati messi a disposizione.
Cosa succede in Germania
A questo punto Berlino deve affrettarsi a coprire il vuoto lasciato da Lambrecht. Non solo per l’importanza di avere un ministro della Difesa in carica mentre infiamma ancora il conflitto ucraino. Ma anche perché, il prossimo 20 gennaio, è in programma un incontro per l’Ucraina presso la base militare di Ramstein. Da qui a quella data, la Germania dovrà quindi trovare un nuovo ministro.
"La fedeltà non è sufficiente", aveva scritto nei giorni scorsi il giornale progressista tedesco Süeddeutsche Zeitung, a proposito del rapporto di fiducia fra la politica socialdemocratica e il cancelliere Scholz. Spiegel ha rincarato la dose parlando invece di "fallimento, sfortuna e intoppi".
"La ministra del turbamento, Christine Lambrecht vuole dimettersi e l'esercito finalmente respira, ma chi le succederà?", scriveva ancora il magazine politico di centrosinistra,
interrogandosi sul futuro. Bild ha compilato una rassegna degli "articoli disastrosi" sulla Lambrecht. Questa vicenda, indipendentemente da come si concluderà, danneggia l’immagine dell’esecutivo tedesco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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