Il terrorista di Bruxelles e la guerra in Israele: la rivelazione della procura

La procura federale del Belgio non esclude più una correlazione tra l'attentato terroristico avvenuto ieri sera a Bruxelles e il conflitto tra Israele e Hamas

Il terrorista di Bruxelles e la guerra in Israele: la rivelazione della procura
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Il folle gesto di Abdesalem Lassoued, l’attentatore che ha seminato il panico a Bruxelles uccidendo due persone, prima di perdere la vita in seguito alle ferite riportate dopo uno scontro a fuoco con la polizia, potrebbe essere collegato al conflitto israelo-palestinese. Nelle ultime ore la procura federale del Belgio ha cambiato versione dei fatti, non escludendo più una correlazione tra l’azione di Lassoued e la crisi israeliana. Il chiarimento è arrivato da un portavoce della stessa procura, al lavoro per ricostruire le esatte dinamiche di quanto avvenuto. Oltre a determinare la presenza o meno di un preoccupante filo rosso tra la vicenda e le tensioni in Medio Oriente, gli investigatori stanno cercando di capire se il terrorista abbia agito da solo o con altri complici.

L’ombra della crisi in Israele

Inizialmente, la procura aveva fatto sapere che, in linea di massima, il gesto di Abdesalem L. non era legato al conflitto tra Israele e Hamas. Inoltre, in uno dei video di rivendicazione emersi dopo i fatti, l'autore dell'attacco faceva riferimento ai roghi del Corano avvenuti in Svezia. Lo stesso soggetto aveva poi pubblicato un video sui social network in cui dichiarava di ispirarsi all'Isis e di aver colpito quelle persone perché svedesi. "Allo stato attuale non c'è nulla che indichi un legame potenziale con la situazione israelo-palestinese", spiegava un portavoce della procura.

La situazione sarebbe però adesso ben diversa, visto che nel frattempo gli inquirenti avrebbero individuato una serie di messaggi, condivisi dal sospetto sui social, di sostegno al popolo palestinese. È dunque possibile, hanno ipotizzato le autorità belghe, che la situazione in Medio Oriente possa aver un ruolo nel determinare l'attacco del presunto lupo solitario. Tuttavia su questo aspetto verrà condotta un'inchiesta più approfondita.

Indagini in corso

La giornata è iniziata in maniera frenetica, con la notizia dell’avvistamento dell’attentatore al termine di una notte di fuoco. "Questa mattina, poco dopo le 8, un testimone ha informato la polizia di Bruxelles di aver avvistato il presunto autore dell'attentato in un negozio di alcolici a Schaerbeek", si poteva leggere in una nota della procura del Belgio, nella quale erano ricostruite le ore concitate della cattura di Abdesalem Lassoued.

Sul posto è intervenuta la polizia. Durante l'intervento sono stati esplosi colpi d'arma da fuoco da parte e il sospettato è stato ucciso. "I soccorsi hanno tentato di rianimarlo, è stato trasferito in ospedale dove è stato dichiarato morto alle 9:38. Nel bar sono stati trovati un'arma e una borsa di vestiti", hanno aggiunto le autorità di Bruxelles.

Lassoued, "secondo le informazioni che abbiamo, frequentava una moschea del quartiere da dove è stato espulso qualche tempo fa per dei commenti radicali", ha dichiarato il sindaca di Schaerbeek, Cecile Jodogne.

Bruxelles trattiene il fiato

Vicenda terminata? Nemmeno per idea, visto che la polizia sta ricercando eventuali complici di Lassoued. I media locali parlano di almeno un altro individuo sospettato di essere un complice dell'attentatore, mentre altre fonti parlano di due uomini. L'allerta nel Paese è sempre alle stelle.

Anche perché, come detto, sono ancora numerose le domande senza risposta. Oltre a capire se l’attentatore ha davvero agito in solitaria, sarà fondamentale accertare un eventuale collegamento con la guerra in corso tra Hamas e Israele.

A quanto pare, infatti, Lassoued potrebbe aver agito per esprimere solidarietà alla causa del gruppo filo palestinese, o forse per vendicare i roghi del Corano avvenuti in Svezia. Le indagini – e le ricerche di eventuali complici - sono ancora in fase di svolgimento.

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