Andriy Sybiga è stato nominato nuovo ministro degli Esteri dell'Ucraina. La fumata bianca è arrivata in seguito alla votazione della Verkhovna Rada, e cioè il parlamento ucraino, durante la quale 258 deputati si sono espressi a suo favore, mentre nessuno si è detto contrario. Dal 12 aprile, Sybiga ricopriva la carica di viceministro degli Esteri, all'ombra del dimissionario ministro Dmitry Kuleba. "Prima nomina: Andrii Sybiga come ministro degli Esteri dell'Ucraina", ha detto il parlamentare Yaroslav Zheleznyak, annunciando poi il semaforo verde.
Chi è il nuovo ministro degli Esteri dell'Ucraina
Sybiga, classe 1975, è nato nella regione di Ternopil ed è laureato presso l'università statale di Leopoli con specializzazione in giurisprudenza e relazioni internazionali. Nel corso della sua carriera diplomatica - fra gli altri incarichi - è stato nominato ambasciatore plenipotenziario in Turchia nel 2016 mentre nel 2021 è stato nominato vice del capo di Gabinetto della presidenza ucraina, Andriy Yermak. Meno conosciuto e meno mediatico del ministro uscente, Sybiga, 49 anni, è considerato un peso massimo della diplomazia ucraina.
Finisce ufficialmente l'era Kuleba
Il Parlamento ucraino ha ratificato le dimissioni del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, una delle voci più importanti del Paese dall'inizio dell'offensiva russa nel 2022. "Il Parlamento ha rimosso Dmytro Kuleba dalla carica di ministro degli Esteri", ha scritto su Telegram il deputato Yaroslav Jelezniak, informazione confermata da diversi suoi colleghi.
Il ministro uscente aveva presentato mercoledì le sue dimissioni, nell'ambito di un ampio rimpasto ministeriale. Ieri alla Rada non c'era il numero legale per procedere alla votazione. Kuleba, 43 anni e in carica da quattro, è una delle personalità ucraine più in vista dall'inizio della guerra. Da allora non ha smesso di viaggiare per il mondo per chiedere sostegno diplomatico e militare a Kiev.
In totale, hanno accettato le dimissioni 240 deputati, al di sopra della soglia richiesta, che era di 226 parlamentari. Anche altri cinque ministri e vice primi ministri, nonchè il capo del fondo patrimoniale statale incaricato delle privatizzazioni, hanno presentato le loro dimissioni al Parlamento.
Il rimpasto di Zelensky
Kuleba è stato l'ultimo alto funzionario a rassegnare le dimissioni. "Alcuni di loro sono ministri da cinque anni e abbiamo bisogno di nuova energia", ha detto Volodymyr Zelensky, senza ulteriori dettagli, parlando della necessità di "nuova energia". David Arakhamia, rappresentante del partito di Zelensky, ha spiegato che è in corso un "importante reset del governo".
Oltre Kuleba, hanno lasciato anche: Oleksandr Kamyshin; ministro per le Industrie strategiche, che supervisiona la produzione e lo sviluppo di armi; il ministro della Giustizia, Denys Maliuska e il ministro per la Protezione dell'ambiente, Ruslan Strilets.
Hanno abbandonato le loro cariche anche le due vice premier, Olha Stefanishyna e Iryna Vereshchuk (la prima responsabile dell'integrazione europea, la seconda dei rifugiati) e il capo del Fondo demaniale responsabile delle privatizzazioni, Vitalii Koval.
Si prevede che alcuni dei
dimissionari otterranno nuovi incarichi nel governo. Kamyshin è stato rinominato già consigliere strategico mentre su Kuleba si rincorrono voci di un suo incarico come ambasciatore a Bruxelles, con un focus sui rapporti con la Nato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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