"Usa-Cina evitino lo scontro". Kissinger da Xi a Pechino: cosa svela il suo viaggio

L'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger è a Pechino. Nella capitale cinese ha incontrato il leader presidente Xi Jinping, l'alto diplomatico Wang Yi e il ministro della Difesa Li Shangfu

"Usa-Cina evitino lo scontro". Kissinger da Xi a Pechino: cosa svela il suo viaggio
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Xi Jinping lo ha ospitato con gli onori con i quali si accoglie "un vecchio amico del popolo cinese". Henry Kissinger è arrivato a Pechino per una visita privata. L'ex segretario di Stato Usa, 100 anni, ha incontrato il leader cinese presso la Diaoyutai State Guesthouse, un complesso diplomatico situato nella parte occidentale della capitale, dove era stato ricevuto anche durante la sua prima visita in Cina nel 1971. Kissinger ha avuto colloqui anche con Wang Yi, il direttore dell'Ufficio della Commissione Centrale per gli Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, e Li Shangfu, ministro della Difesa.

Kissinger in Cina

Kissinger è considerato l'architetto dello storico riavvicinamento tra Cina e Stati Uniti avvenuto negli anni Settanta. Secondo quanto riferito dal South China Morning Post si troverebbe a Pechino per capire meglio il pensiero della leadership cinese. Al suo rientro negli Stati Uniti condividerà le sue impressioni con il governo Usa, presumibilmente per contribuire a distendere i tesissimi rapporti tra Washington e Pechino.

La visita in questione sarebbe stata pianificata almeno due mesi fa. Kissinger avrebbe viaggiato come privato cittadino e come persona rispettata dalle élite politiche sia degli Usa che della Cina. Non è un caso, come ha fatto notare l'emittente cinese Cctv, che Xi in persona abbia incontrato l'ospite, un onore non concesso invece agli alti funzionari statunitensi che nei giorni scorsi avevano visitato Pechino.

L'incontro con Xi

Xi ha sottolineato il significato speciale della visita di Kissinger in Cina, evidenziando il fatto che abbia festeggiato il suo 100 compleanno avendo visitato il Paese più di 100 volte. "La combinazione di queste due centinaia rende la sua visita significativa", ha sottolineato il presidente.

Il leader cinese ha inoltre ricordato che 52 anni fa Cina e Usa si trovavano in una "congiuntura critica", ma grazie alla visione strategica dei leader dell'epoca, come Mao Zedong, Zhou Enlai, Nixon e lo stesso Kissinger, è stata presa la "giusta decisione per la cooperazione sino-americana".

Da parte sua, Kissinger ha espresso il suo "onore di visitare nuovamente la Cina", nello stesso luogo in cui ha incontrato per la prima volta i leader cinesi, e ha sottolineato che le relazioni tra i due Paesi sono legate alla "pace mondiale e al progresso della società umana".

I colloqui con gli alti funzionari di Pechino

Durante la sua visita non annunciata a Pechino, Kissinger ha anche incontrato il ministro della Difesa Li Shangfu e l'alto diplomatico Wang Yi. Al signor Li ha detto che Cina e Usa devono "eliminare le incomprensioni, coesistere pacificamente ed evitare il confronto". "La storia e i fatti hanno ripetutamente dimostrato che nè gli Stati Uniti nè la Cina possono permettersi di trattare l'altro come un avversario", ha dichiarato.

Parlando con Kissinger, il ministro della Difesa cinese ha esortato gli Stati Uniti a collaborare con la Cina per "attuare il consenso raggiunto dai leader dei due Paesi e promuovere lo sviluppo sano e stabile delle relazioni tra i due Paesi e i loro eserciti".

"Impossibile accerchiare la Cina"

Wang Yi ha invece detto a Kissinger che è "impossibile contenere o accerchiare" la Cina, salutando il ruolo dell'ex segretario di stato americano nell'aprire le relazioni tra Washington e Pechino. "Lo sviluppo della Cina ha un forte slancio endogeno e un'inevitabile logica storica, ed è impossibile provare a trasformare la Cina, ed è ancora più impossibile accerchiare e contenere la Cina", ha aggiunto l'ex ministro degli Esteri cinese, secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri.

"La politica degli Stati Uniti nei confronti della Cina richiede la saggezza diplomatica di Kissinger e il coraggio diplomatico di Nixon", ha concluso Wang, facendo presente che, se Washington desidera sinceramente la stabilità nello

Stretto di Taiwan, "dovrebbe intraprendere azioni per opporsi chiaramente e pubblicamente alla indipendenza di Taiwan e tracciare una linea chiara rispetto alle attività separatiste" dell'isola.

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