Successo per la diplomazia Usa: il veterano della Marina americana, Taylor Dudley, detenuto in Russia dall'aprile scorso, è stato rilasciato oggi dalle autorità russe dopo quasi un anno trascorso in custodia, come rivela la CNN. Dudley, 35 anni e originario di Lansing in Michigan, era stato fermato dalla polizia di frontiera russa dopo aver attraversato il confine con la Polonia (dove si trovava per un festival musicale), entrando nell'exclave di Kaliningrad.
Per gli americani si tratta di una vittoria diplomatica. Pare infatti che Mosca non abbia chiesto nulla in cambio del rilascio di Dudley, a differenza di quanto avvenuto il mese prima con la cestista Brittney Griner, al centro di uno scambio di prigionieri che ha visto gli Usa consegnare al Cremlino il trafficante internazionale di armi, Viktor But, estradato in America nel lontano 2010.
Le trattative Usa-Russia
A guidare il negoziato per gli Stati Uniti è stato l'ex governatore dello Stato del New Mexico e diplomatico, Bill Richardson, attivo grazie alla sua fondazione no-profit, il Richardson Center for Global Engagement. “Dopo sei mesi di intenso lavoro, è bello vedere il rilascio di Taylor Dudley”, ha commentato Richardson alla CNN. “Abbiamo lavorato duramente a Mosca e Kaliningrad e abbiamo sollevato la questione per la prima volta durante i nostri incontri con i funzionari russi su Brittney Griner, Paul Whelan e Trevor Reed”. L'unico dei tre ancora in mano russa è Paul Whelan, un ex marine condannato a sedici anni con l'accusa di spionaggio nel 2018, per il quale il presidente Joe Biden ha promesso un rinnovato impegno per la sua scarcerazione e il ritorno in patria.
“Oggi le autorità russe – ha detto un portavoce della famiglia di Dudley – hanno consegnato il cittadino americano Taylor Dudley, un veterano della Marina di 35 anni, sul confine polacco al governatore Bill Richardson, al suo team e a un rappresentante dell'ambasciata statunitense a Varsavia. Il Richardson Center ha lavorato diligentemente e silenziosamente per più di 6 mesi con il sostegno importante della Steve Menzies Global Foundation, di Hostage Us e della James Foley Foundation. La famiglia sarà per sempre grata per il lavoro di tutti e tre”. E continua: “Gli ultimi 9 mesi sono stati difficili per la famiglia. Chiediamo ai media di rispettare la loro privacy e di dare loro lo spazio per accogliere Taylor a casa”.
I rapporti tra Usa e Russia dopo la guerra in Ucraina
Lo scoppio della guerra in Ucraina ha riportato la tensione tra le due superpotenze quasi ai tempi della Guerra fredda e la lunga lista di sanzioni, embarghi e blocchi imposti dall'Occidente sembrava aver minato anche le relazioni bilaterali. Tuttavia, come dimostrano i recenti negoziati sugli scambi di prigionieri, ma anche l'apertura di linee di comunicazione dirette e sicure tra Casa Bianca, Pentagono e Cremlino, non è mai mancata la volontà di frenare l'escalation verbale e militare nel nome degli interessi nazionali.
Washington tornerà sicuramente al tavolo delle trattative con Mosca per il caso Whelan, indipendentemente dagli sviluppi in Ucraina.
L'impressione, però, è che la vita dell'ex marine, da quattro anni nelle carceri russe, possa avere un costo maggiore di quello di Griner e Dudley. Ma la strada non è così in salita come sembrava all'inizio del conflitto alle porte dell'Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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