Inizio d'anno con terremoto per il Giappone, dove una scossa di magnitudo oltre il 7imo grado della scala Richter, stimato tra 7.1 e 7.5, si è verificato al largo della costa occidentale, nella prefettura di Ishikawa al centro dell'isola di Honshu, la principale del Paese. Il terremoto è stato registrato alle 8 italiane, le 16 locali, a una profondità di 76 km. Poco più di un'ora dopo, una seconda scossa si è sviluppata nella stessa zona poco lontano dall'epicentro del sisma precedente e con magnitudo oltre 6. Le autorità hanno fatto diramato l'allerta tsunami nel mar del Giappone per onde fino a cinque metri in sei prefetture, tra cui quelle di Yamagata e Fukui. Le prime onde di 1.2 metri si sono abbattute nel porto di Wajima, sulla penisola di Noto, all'estremità settentrionale della prefettura di Ishikawa.
Si sono registrati danni in numerose città giapponesi nella penisola di Noto ma nessun problema per il momento è stato rilevato nelle centrali nucleari. Sei persone risultano incastrate sotto le macerie e secondo alcune fonti sarebbero decedute. Ora tutti i dispositivi di sicurezza sono stati allertati per contenere le eventuali onde distruttive che potrebbero verificarsi nelle città costiere. Il rischio è concreto e anche la popolazione è stata informata di mantenere sotto controllo gli avvisi governativi per cercare immediatamente riparo nel caso in cui il rischio potesse trasformarsi in realtà. Dopo il terremoto, e conseguente tsunami distruttivo, del 2011, il Giappone ha implementato il suo protocollo e affinato le strategie di protezione.
Le autorità giapponesi un'ora dopo l'evento hanno ordinato alla popolazione di evacuare la zona: "Tutti i residenti devono evacuare immediatamente su terreni più elevati". Attorno alle 21 l'emergenza tsunami è stata ridimensionata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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