15enne abusata su un bus a Roma in pieno giorno: in manette uno straniero di 37 anni

Per fermare il responsabile i carabinieri in borghese hanno accompagnato la vittima a scuola per circa una settimana dopo l'aggressione

15enne abusata su un bus a Roma in pieno giorno: in manette uno straniero di 37 anni
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Aggressione choc su un bus a Roma, dove una studentessa minorenne è stata abusata da uno straniero in pieno giorno, totalmente incurante del fatto che intorno a sé ci fossero altri numerosi passeggeri.

I fatti si sono verificati lo scorso giovedì 28 novembre, mentre la vittima, una ragazzina di 15 anni, si trovava a bordo di un autobus Atac della linea 905 per andare a scuola come fa ogni mattina. Lungo il tragitto di andata del mezzo pubblico verso via Bocea, per la precisione all'altezza di Casalotti, la giovane è stata aggredita da un uomo. Il responsabile, un 37enne originario dell'Est Europa, ha approcciato la studentessa senza preoccuparsi della presenza di altre persone: dopo aver iniziato a molestarla, lo straniero l'ha palpeggiata nelle parti intime.

Terrorizzata e sotto choc, la giovane ha gridato ed è scesa in lacrime dall'autobus, mentre il maniaco si allontanava a tutta velocità facendo perdere le proprie tracce. Una volta fuori dal mezzo, la 15enne ha contattato telefonicamente i genitori, raccontando loro che cosa le era appena accaduto. Dopo averla raggiunta, la madre l'ha accompagnata a sporgere denuncia presso i carabinieri della stazione di Roma Casalotti i quali, raccolta la descrizione del responsabile, si sono attivati immediatamente per individuarlo.

Nella speranza di riuscire a ritrovarlo lungo il medesimo percorso fatto dalla giovane studentessa ogni giorno, oltre che con l'obiettivo di proteggerla nel caso in cui il molestatore tornasse alla carica, due militari in borghese l'hanno scortata a scuola per una settimana. La svolta è arrivata qualche giorno fa, quando la vittima è riuscita a riconoscere l'aggressore, segnalandolo immediatamente ai suoi accompagnatori: i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi dello straniero e lo hanno condotto in centrale. Dopo averlo identificato, gli uomini dell'Arma sono venuti a conoscenza del fatto che il 37enne, spesso completamente ubriaco, non era nuovo a episodi del genere. Il responsabile si trova ora dietro le sbarre in attesa di giudizio.

La madre della giovane vittima ha voluto ringraziare i militari non solo per il contributo fornito nella cattura del maniaco ma anche per il supporto morale dato alla 15enne. "Da mamma volevo ringraziare soprattutto i carabinieri Bianca, Enrico e Lorenza per aver fatto sentire al sicuro mia figlia e tutta la famiglia", ha scritto la donna su un gruppo Facebook della zona."E di aver identificato e catturato (come promesso) questa persona". "Grazie per la vicinanza e per l'empatia trasmessa in un momento delicato", ha proseguito.

"Spero ci sia sempre questa attenzione, e che tutte le ragazze vittime di episodi del genere si rivolgano alle loro famiglie e alle forze dell’ordine e non provino vergogna. Solo così potremmo fermare questo fenomeno terribile".

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