Carolina dispersa nelle acque dell'Iseo: denunciata l'amica

La giovane turista tedesca sarebbe caduta a causa della manovra azzardata compiuta da un'amica che si trovava al timone di un motoscafo

Carolina dispersa nelle acque dell'Iseo: denunciata l'amica
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Continuano senza sosta le ricerche di Carolina, la turista tedesca di 20 anni caduta da un'imbarcazione che solcava le acque del lago d'Iseo e data per scomparsa durante la tarda serata di ieri, venerdì 1 settembre. Ormai sono 24 ore che non abbiamo notizie della giovane.

A operare alacremente per ritrovarla sono le squadre del soccorso acquatico dei Vigili del fuoco e i sommozzatori del nucleo regionale. Il fatto di non essere riusciti ancora a ottenere dei risultati, nonostante che il lavoro sia andato avanti per tutta la notte, sta facendo valutare ai soccorritori la possibilità di utilizzare un Rov (Remotely operated vehicle) per andare più in profondità fino a scandagliare il fondo del lago.

Cosa è successo

Secondo le prime ricostruzioni da parte degli inquirenti, non si sarebbe trattato di un tuffo volontario in acqua da parte della 20enne, come ipotizzato durante le prime ore di ricerca, bensì di un incidente causato da una brusca manovra da parte di chi si trovava al timone della barca. La responsabile sarebbe un'amica della giovane, la quale avrebbe effettuato un'improvvisa accelerazione causando la caduta accidentale della giovane turista nelle acque dell'Iseo.

Il motoscafo, partito dal campeggio Eden di Pisogne intorno alle ore 20:00, si sarebbe diretto nelle acque tra la provincia di Brescia e quella di Bergamo. A bordo alcuni giovani tedeschi, tutti intorno ai 20 anni di età. I presenti avrebbero consumato alcol durante la serata, e l'unico a rimanere sobrio sarebbe stato il figlio del proprietario, responsabile dell'imbarcazione. Tutto bene fino al momento in cui una ragazza di 23 anni non ha preso il timone: un'accelerata improvvisa ha portato alla caduta dei Carolina. Sono quasi le ore 21:00, quando, non riuscendo più a trovarla, i ragazzi contattano il 112 facendo scattare l'allarme. Nessuno dei presenti era in grado di parlare in italiano, per cui si è reso necessario l'impiego di un interprete per comunicare con i carabinieri intervenuti sul posto indicato.

Secondo le informazioni rilasciate dagli inquirenti, sulla barca si trovava anche la sorella della ragazza scomparsa. Tutti i giovani avevano bevuto, tranne il figlio del proprietario del motoscafo. Carolina si era posizionata a prua, dove non c'era neppure uno spazio sufficiente per sostare. Quando la sua amica, di tre anni più grande e sprovvista di patente, si è messa alla guida, Carolina è caduta in acqua dopo una brusca accelerata e non è più riemersa. Gli inquirenti non escludono che possa aver battuto la testa contro l'imbarcazione.

Le ricerche infruttuose

La situazione è apparsa fin da subito disperata, e a collaborare per ritrovare la giovane sono state le squadre dei vigili del fuoco di Montisola e Brescia, i volontari di Lovere e una squadra nautica partita da Iseo. Il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano si è aggiunto poco dopo per esaminare i fondali del lago.

Purtroppo, però, al momento le ricerche sono state infruttuose.

I militari hanno sporto denuncia nei confronti della 23enne che ha effettuato la manovra di accelerazione: il pubblico ministero di turno Giovanni Tedeschi valuta ora le ipotesi di reato.

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