24mila multe in un solo mese: autovelox fatto esplodere a Padova

L'apparecchio elettronico di rilevamento della velocità aveva creato più di qualche malumore tra i cittadini

24mila multe in un solo mese: autovelox fatto esplodere a Padova
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Quell'autovelox di Cadoneghe, in provincia di Padova, era da tempo divenuto indigesto per tanti automobilisti, visto il suo palmarès di circa 24mila sanzioni effettuate in 30 giorni, un numero che ha sfiorato il record assoluto nazionale di multe comminate nell'arco cronologico di un solo mese. Talmente indigesto da aver portato qualcuno a decidere di eliminare il problema alla radice, facendolo saltare in aria per non sentirne più parlare.

Le origini del malcontento

La vicenda che vede protagoniste le apparecchiature di rilevamento della velocità installate lungo la Strada Statale del Santo va avanti da un po', con proteste e sit-in dei cittadini, alcuni dei quali avevano creato dei gruppi su Facebook per sfogarsi, e incontri con il sindaco non andati evidentemente a buon fine.

Gli autovelox, collocati di recente, erano diventati il terrore degli automobilisti in transito in quella zona di Cadoneghe: con circa 24mila sanzioni, tuttavia, gli strumenti di rilevamento della velocità avevano fruttato alle casse comunali introiti per circa un milione di euro, considerando comunque le centinaia di ricorsi inoltrati dalle vittime di turno. La loro installazione era arrivata in seguito alle richieste di un'ottantina di famiglie residenti, che a maggio si erano unite per chiedere al Comune maggiori tutele per la sicurezza in quel tratto stradale tramite una petizione.

Detto fatto. Dopo l'ok della prefettura e del gestore Veneto Strade, l'amministrazione comunale ha posizionato degli autovelox in entrambi i sensi di marcia lungo la Strada Statale del Santo: lo scatto viene effettuato a chiunque superi i 50 km/h, ma in un tratto nel quale le auto difficilmente procedono al di sotto dei 60 km/h.

Da allora gli apparecchi elettronici hanno iniziato a macinare multe su multe: uno degli esempi più celebri portati all'attenzione al Comune dai loro oppositori quello di un automobilista sanzionato ben 38 volte in sole 24 ore lo scorso 26 giugno. L'uomo era stato costretto a rivolgersi all'associazione Altvelox, così come altre centinaia vitittime dell'occhio elettronico. "Si tratta di un signore anziano che usa la macchina per andare dal medico", spiegò allora il coordinatore dell'associazione Giannantonio Sottile, "stiamo parlando di una somma di dieci mila euro e punti della patente tolti. Stiamo tutelando questa famiglia e faremo ricorso quanto prima".

Il gesto estremo

Qualcuno ha voluto farsi giustizia da sé, prendendo di mira proprio uno di quegli autovelox, installato nei pressi di un negozio di mobili. Un'esplosione ha risvegliato in piena notte gli abitanti della zona, che hanno contattato immediatamente le forze dell'ordine. Sul posto i vigili del fuoco, gli artificieri, i carabinieri e anche il primo cittadino di Cadoneghe. Nei pressi della carcassa dell'apparecchio elettronico è stata rinvenuta della polvere da sparo: questa, una volta innescata, avrebbe provocato uno scoppio e una fiammata.

"È un atto vergognoso", ha dichiarato il sindaco Marco Schiesaro. "Sono dalla parte della legalità.

Spero nella testimonianza di qualche cittadino e nelle immagini delle telecamere per risalire al responsabile". Nel frattempo, tuttavia, sulla pagina social creata ad hoc per i due autovelox c'è più di un cittadino che esulta.

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