Si sono vissuti momenti di terrore nel pomeriggio di oggi, venerdì 5 maggio, all'interno della stazione di Porta Garibaldi a Milano, dove un uomo ricoperto di sangue ha iniziato a chiedere disperatamente aiuto ai passanti.
Stando alle prime ricostruzioni, quest'ultimo sarebbe stato accoltellato nel corso di una rapina, avvenuta verosimilmente a bordo del treno dal quale è stato visto scendere, stando a quanto riferito da Milano Today. Un episodio per ricostruire il quale le forze dell'ordine stanno tuttora indagando, anche se con qualche difficoltà, dato che la vittima non è riuscita a fornire al momento informazioni particolarmente precise né a dare una descrizione dell'aggressore
I fatti
Tutto sarebbe avvenuto intorno alle ore 15.00, quando la vittima, un algerino di 37 anni di età con regolare permesso di soggiorno, è stata soccorsa da alcuni passanti a cui aveva chiesto aiuto: il rapinatore lo avrebbe colpito al collo con un coltello per poi portargli via un telefono cellulare e circa 300 euro in contanti.
Subito dopo la segnalazione, sul posto si sono precipitate due ambulanze del 118 e un'automedica, oltre che gli uomini della polizia ferroviaria. Per fortuna la ferita riportata durante l'aggressione non era grave, e il 37enne è stato trasportato in codice giallo presso il pronto soccorso del Policlinico di Milano.
Le indagini
Gli inquirenti hanno cercato di ottenere qualche informazione dalla vittima la quale, presumibilmente a causa del forte choc, non è riuscita al momento a essere di aiuto. Prendendo visione delle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza installate nella stazione, è stato possibile individuare il momento in cui l'algerino scende dal treno proveniente dalla Brianza tenendosi una mano sul collo: un gesto che fa pensare che in quel momento l'uomo fosse già stato colpito e stesse tendando quindi di tamponare la ferita.
Paura nelle stazioni
A Milano, quindi, torna ancora una volta prepotentemente alla ribalta il tema della sicurezza nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei convogli. Matteo Salvini ha anticipato l'intenzione di affidare a un corpo il compito di gestire la delicatissima situazione. "Quello che posso fare io sulla sicurezza è, entro l’estate, arrivare con Fs ad avere 1500 vigilantes che possano lavorare sui treni e nelle stazioni", ha dichiarato il vicepremier."La mia competenza finisce laddove si esce dalla stazione, quello che posso fare io è arrivare a questi 1.500 uomini e donne che garantiscano la sicurezza".
Un obiettivo ribadito anche da Attilio Fontana. "Entro l'estate 1500 vigilantes sui treni delle Ferrovie dello Stato. Circa 400 opereranno in Lombardia grazie al piano del ministro Salvini", ha spiegato il governatore. "Governo e regione Lombardia lavorano in sinergia per garantire la sicurezza dei cittadini in ogni treno e in ogni stazione con tutti i mezzi possibili. Adesso è il momento di portare i vigilantes anche su Trenord e su questo stiamo lavorando con il ministro Piantedosi. Avanti così", ha anticipato Fontana.
"Credo che si debba passare da controlli ad hoc a un maggior
presidio", ha concordato il primo cittadino di Milano. "Non vogliamo parlare di militarizzazione ma un presidio superiore per Stazione Centrale è assolutamente necessario", ha concluso Beppe Sala.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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