Si erano rivolte al personale della clinica per risolvere i loro disturbi alimentari, nemici assai difficili da affrontare, e invece di ricevere il supporto che meritavano hanno subito degli abusi di natura sessuale: questo quanto accaduto a due giovani pazienti di una struttura sanitaria di Viterbo.
Baci e palpeggiamenti
Il caso è scoppiato all'interno della clinica San Giorgio a Soriano nel Cimino (Viterbo). L'istituto si occupa di fornire assistenza a giovani pazienti con problemi di bulimia e anoressia, ma uno degli infermieri avrebbe approfittato della situazione per abusare sessualmente di alcune adolescenti.
A denunciare, lo scorso dicembre, è stata una 19enne, seguita da una 17enne, entrambe in cura nella clinica e divenute amiche. È stato il padre della maggiore delle due, una volta ascoltato il racconto della figlia appena dimessa, a dare l'allarme, recandosi personalmente presso l'istituto per parlare con la direzione. L'uomo ha poi informato del caso gli agenti della questura di Viterbo, che hanno dato immediato avvio alle indagini.
Ancor prima di ciò, in ogni caso, i vertici della clinica San Giorgio hanno sospeso il loro dipendente, un infermiere di 35 anni.
Il risultato delle indagini
Gli inquirenti hanno ascoltato con il supporto di uno psicologo i racconti della 19enne e della 17enne. Entrambe le ragazze, una delle quali minorenne, hanno riferito racconti molto simili.
Il 35enne, di Viterbo, era l'unico infermiere maschio del centro. Aveva l'abitudine di entrare, anche durante le prime ore del mattino, nelle stanze riservate alle giovani pazienti per trascorrere del tempo con loro. Prima i complimenti, poi l'approccio fisico vero e proprio, con baci, anche sulla bocca, e palpeggiamenti nelle parti intime. Questa condotta sarebbe durata per mesi, fino alla dimissione delle ragazze.
Gli agenti della squadra mobile hanno raccolto le testimonianze delle vittime e, al momento, si trovano ancora impegnati nelle indagini. Il timore, infatti, è che le due giovani non siano le uniche vittime. Nel corso dell'attività investigativa, la clinica San Giorgio ha fornito piena collaborazione.
Il provvedimento del giudice
Nei confronti del 35enne, denunciato a piede
libero, il gip del tribunale di Viterbo ha disposto l'interdizione dalla professione sanitaria per una durata di dieci mesi. Ma non finirà qui. La procura, infatti, ha richiesto anche gli arresti domiciliari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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