"Allah Akbar, vi ammazzo". Furia degli stranieri contro gli agenti

Doppia follia di due stranieri al pronto soccorso di Bolzano. Il tunisino ha preso a calci e pugni gli agenti: scatta il decreto di espulsione. Il pakistano ha minacciato di morte i medici

"Allah Akbar, vi ammazzo". Furia degli stranieri contro gli agenti
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Ripetute aggressioni e minacce di morte a medici, poliziotti e sanitari del pronto soccorso. Sono queste le motivazioni che hanno portato all'arresto di un tunisino e alla denuncia di un pakistano: entrambi hanno seminato il panico all'ospedale San Maurizio di Bolzano e si sono macchiati di condotte deplorevoli che in maniera inevitabile hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Con tanto di espulsione, revoca del permesso di soggiorno e foglio di via.

Le minacce e le aggressioni del tunisino

La scorsa notte M.C., un ragazzo tunisino di 25 anni, in modo esagitato ha iniziato a urlare pronunciando minacce e offese nei confronti del personale sanitario e di vigilanza. Non si è trattato di un semplice momento di rabbia limitato alle parole: il giovane è poi passato all'azione e ha iniziato ad aggredire fisicamente gli operatori sanitari. A quel punto, considerando il comportamento violento dello straniero, si è reso necessario l'intervento della polizia per evitare che la situazione potesse degenerare ulteriormente.

Il tunisino è stato bloccato e fatto salire sulla volante, ma ha continuato a dare in ulteriori escandescenze: ha colpito a testate l'interno della vettura e ha così provocato evidenti danni. Come se non bastasse - una volta arrivato in Questura - è sceso dall'auto e prima ha scaraventato il suo cellulare a terra, poi si è scagliato contro due agenti di polizia a suon di calci e pugni. Gli uomini in divisa sono stati sottoposti alle cure sanitarie del caso, guaribili con prognosi di quattro giorni per ferite multiple.

"Allah Akbar, io sono arabo, vi faccio vedere io come vi ammazzo", sono state le grida del tunisino. Che è stato dichiarato in arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e per danneggiamento aggravato. Nei confronti del 25enne (che presenta svariati precedenti per interruzione di pubblico servizio, getto pericoloso di cose, oltraggio violenza e resistenza a pubblico ufficiale, rapina e lesioni personali) è stato emesso un decreto di espulsione che sarà operativo all'atto della sua scarcerazione.

La furia del pakistano

Un altro episodio ha visto protagonista S.S., un cittadino pakistano di 24 anni. Il giovane, nel corso di una visita al pronto soccorso, pretendeva una prestazione diversa da quella offerta dai sanitari e per questo si è sfogato con minacce di morte all'indirizzo dei due medici che lo stavano curando. Lo straniero pretendeva la rimozione del gesso dal braccio che, in seguito a una frattura, gli era stato applicato di recente.

Non soddisfatto, il pakistano si è avvicinato a una delle guardie particolari giurate per ribadire l'intenzione di uccidere i due medici. Per il 24enne è scattata la denuncia per il reato di minacce aggravate a pubblico ufficiale. Il ragazzo era già noto alle forze dell'ordine; è in possesso di regolare permesso di soggiorno ma risulta essere senza fissa dimora sul territorio nazionale. Ora nei suoi confronti è stata disposta la revoca del permesso di soggiorno, a cui si aggiunge l'emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno a Bolzano per i prossimi quattro anni.

Le ripetute aggressioni che si sono succedute al pronto soccorso riportano al centro dell'attenzione il tema della violenza esercitata verso medici, poliziotti e personale sanitario.

Paolo Sartori, Questore della Provincia di Bolzano, ha condannato quanto accaduto: "Episodi simili non possono essere tollerati: chi opera al servizio della comunità non può essere impunemente fatto oggetto di atti violenti da parte di chi, accolto nel nostro Paese, ha ripetutamente dimostrato di non voler accettare le regole di convivenza civile e di far della violenza il proprio stile di vita".

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