Marco ha 18 anni, è affetto da autismo e viene sistematicamente discriminato: lui mangia da solo nell'aula in cui si tengono le lezioni, mentre i suoi compagni vanno a mensa. Questa la denuncia dell'Associazione Autismo Abruzzo onlus, associazione di familiari di persone con autismo, in un post pubblicato su Facebook, su quanto accade all'Istituto Omnicomprensivo di Amatrice: secondo quanto ricostruito, il diciottenne è costretto a rimanere in classe da solo mentre tutta la classe esce e dopo un percorso di 200 metri arriva al ristorante convenzionato.
Una "vera discriminazione che va avanti da mesi" secondo l'associazione, che ha segnalato la vicenda al ministro per l'Istruzione e il Merito Giuseppe Valditara ma anche al ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli. La sottosegretaria all'Istruzione e al Merito Paola Frassinetti ha evidenziato che se confermato si tratta di"un fatto di assoluta gravità" verso l'inclusione dei bambini e dei ragazzi affetti dai disturbi dello spettro autistico: "Come prima cosa desidero esprimere la mia solidarietà alla madre del ragazzo e sentirla per approfondire quanto successo. Mi accerterò, inoltre, che vengano attivate le necessarie procedure di verifica presso la scuola in questione".
L'associazione insieme al legale Gianni Legnini ha reso noto che avvierà tutte le azioni del caso per salvaguardare i diritti e la dignità di queste persone, rimarcando che i genitori del giovane di Amatrice hanno scoperto la"modalità" solo di recente e in maniera totalmente fortuita. Secondo Autismo Abruzzo Onlus non è mai stata rivolta loro alcuna comunicazione:"Hanno inviato una pec alla scuola che ad oggi e a distanza di giorni è ancora senza risposta".
Lo studente è autistico ed epilettico, ma conduce una vita sociale attiva ed è molto conosciuto ad Amatrice. Dario Verzulli, presidente di Autismo Abruzzo Onlus, ha sottolineato che escluderlo dalla mensa scolastica è un"atto ignobile" e "diseducativo": "Anche il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, ha inviato una missiva alla Scuola e all'Ufficio Scolastico regionale chiedendo chiarimenti urgenti, ma tutto tace, anche per il primo cittadino".
Verzulli ha aggiunto che la scuola italiana non può tollerare"questa aberrazione", definendo la vicenda semplicemente"ingiustificabile": "Viola ogni norma dedicata all'inclusione scolastica, una decisione unilaterale, imposta senza la minima comunicazione ai familiari e senza alcuna plausibile motivazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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