Nei giorni scorsi, a Firenze, si è svolta una manifestazione di protesta organizzata dai collettivi e dagli esponenti della sinistra. Il sindaco PD Dario Nardella non ha però gradito il luogo scelto per manifestare, che a suo avviso ha paralizzato la viabilità cittadina e creato disagi a cittadini e turisti. Ha quindi esternato l'intenzione di parlare con il questore e il prefetto, chiedendo di vietare in futuro l'organizzazione di eventi analoghi in aree nevralgiche della città
Queste le basi della polemica divampata nelle scorse ore nel capoluogo della Toscana, con l'amministrazione dem che è finita sotto attacco anche dagli esponenti di Sinistra Progetto Comune. Il "casus belli" è rappresentato come detto dalla protesta alla quale hanno partecipato anche i consiglieri comunali di SPC, Antonella Bundu e Dimitri Palagi. Un corteo per protestare contro l'apertura della nuova sede di CasaPound nel Quartiere 4 di Firenze che non avrebbe tuttavia raccolto il gradimento di Nardella a causa delle modalità e del posto individuato dai manifestanti.
Il sindaco PD: "Basta manifestazioni che creano disagi ai cittadini"
“Le manifestazioni sui viali sono insostenibili, provocano troppi disagi a chi lavora e ai cittadini. Si può manifestare, ma trovando soluzioni meno impattanti. Una manifestazione che ha prodotto tantissimi disagi alla città - le parole a sorpresa del primo cittadino PD, raccolte dal quotidiano La Nazione - questo non va bene, l’ho detto al questore e chiederò formalmente alla prefettura che manifestazioni di questo tipo vengano organizzate in zone dove non impattano sulla mobilità e sul traffico. Perché non è giusto che tanti cittadini debbano pagare con tutti questi disagi per questo tipo di manifestazioni”. Una presa di posizione netta che non è a quanto sembra piaciuta agli esponenti di sinistra, i quali lo hanno accusato di strumentalizzare l'accaduto per scaricare su di loro la "colpa" del traffico.
La replica della sinistra: "Al sindaco non piace la libertà di manifestare?"
"Diverse zone del centro sono altrettanto precluse, per il disagio che causano ai flussi turistici. Quindi: sui viali no, per il traffico. Nelle vie dello shopping no, per non disturbare gli acquisti." Hanno replicato Palagi e Bundu in una nota, aggiungendo poi, con un velo di ironia: "Al sindaco non piace la libertà di manifestare? Nella storia degli scioperi e delle mobilitazioni c’è chi ha provato a rimuoverli. Si chiama repressione dei conflitti e non ha niente di democratico".
E nemmeno il suggerimento al questore è passato sotto silenzio. "Riteniamo clamoroso che il sindaco abbia annunciato di volersi rivolgere al questore e alla prefettura per limitare ulteriormente le manifestazioni - hanno chiosato - prendere un tema politico e gestirlo come questione di ordine pubblico, provando a strumentalizzare la vicenda sul piano del consenso, è per noi imbarazzante".
Il centrosinistra afferma insomma di non gradire quelle manifestazioni che disturbano troppo i cittadini e viene attaccato dalla sinistra, con la quale governa in altri contesti comunali. A Firenze succede anche questo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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