Gli uomini della Squadra mobile della questura di Perugia hanno fatto scattare le manette ai polsi di due persone, autori di una serie di rapine messe a segno in città con uno schema ben collaudato: i responsabili, una peruviana di 27 anni e un italiano di 72, sono stati accusati dei reati di rapina, furto aggravato, estorsione e lesioni personali ai danni di cinque vittime dei loro raid.
Le indagini degli inquirenti, coordinate dalla procura della Repubblica di Perugia, sono scattate lo scorso luglio 2024, dopo la denuncia di una delle vittime. L'uomo, avvicinato dalla straniera con la scusa di un passaggio in auto, aveva in realtà ricevuto un approccio sessuale. Dopo aver posteggiato la vettura in un parcheggio isolato a Ponte San Giovanni, era stato minacciato dalla donna, intenzionata a rapinarlo, e quindi aggredito a bastonate dall'italiano 72enne, sopraggiunto nel frattempo a dare manforte alla complice: i due malviventi si erano poi allontanati dal luogo con l'agognato bottino.
Proprio questa rapina ha fatto scattare le indagini, con gli inquirenti che si sono occupati di raccogliere le immagini tratte dalle videocamere di sorveglianza installate nei pressi del parcheggio per identificare i responsabili. Non solo, dato che il modus operandi dei rapinatori ha consentito agli uomini della Squadra mobile di Perugia di ricollegare gli stessi due indagati a un'altra serie di casi simili.
Grazie al lavoro degli inquirenti è stato possibile infatti scoprire ulteriori sei episodi del genere compiuti dai due complici in un arco cronologico compreso tra giugno e settembre 2024. Come detto, lo schema seguito era sempre lo stesso: un approccio sessuale da parte della 27enne per irretire il malcapitato di turno il quale, condotto in un luogo isolato, veniva aggredito dalla donna e dal complice 72enne e quindi ripulito. Pare che sia coinvolto anche un terzo complice, al momento ignoto.
Molto grave l'ultimo degli episodi, avvenuto lo scorso 6 settembre in una via particolarmente trafficata del centro di Perugia e in pieno giorno, ripreso con uno smartphone in un video successivamente acquisito dalle forze dell'ordine e risultato determinante ai fini dell'identificazione e dell'incriminazione di due dei tre responsabili. Nel filmato si vede la vittima riversa a terra che viene malmenata dalla donna e da un altro uomo: pestato da entrambi per aver osato resistere al tentativo di rapina, il malcapitato ha riportato numerose lesioni, ricevendo in ospedale una prognosi di 40 giorni
Grazie alle prove raccolte, considerati i precedenti penali e il rischio di reiterazione di reato, la procura della Repubblica ha spiccato un
mandato di arresto per entrambi: la 27enne è finita dietro le sbarre del carcere di Capanne, il complice è stato ristratto agli arresti domiciliari con divieto di comunicazione con persone estranee al proprio nucleo familiare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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