Bologna, Mattia Santori porta i consiglieri comunali in una fabbrica di cannabis

Mattia Santori ha portato i consiglieri comunali di Bologna a visitare un'azienda che produce e commercializza cannabis light, per approfondire l'argomento. Assenti gli esponenti di Fratelli d'Italia, che non hanno risparmiato una "stoccata" all'ex-Sardina: "Abbiamo rinunciato e siamo andati a lavorare"

Bologna, Mattia Santori porta i consiglieri comunali in una fabbrica di cannabis
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Una sorta di "tour conoscitivo" in un'azienda che lavora, produce e commercializza cannabidiolo, al quale ha preso parte la quasi totalità del consiglio comunale di Bologna. Questa l'iniziativa organizzata dall'ex-Sardina Mattia Santori, dando seguito alla proposta da lui stesso lanciata il mese scorso a margine dell'intervento nel quale aveva messo a confronto un barattolo di pesto alla genovese ed uno di infiorescenze di cbd. Un gesto con il quale il consigliere comunale Pd voleva a suo dire mettere in risalto le potenziali similitudini fra due aziende che proponevano prodotti così diversi fra loro, protestando contro il decreto del ministero della Salute (poi sospeso a quanto pare fino al prossimo 24 ottobre dal Tar del Lazio, ndr) che inserisce il cannabidiolo nella lista delle sostanze stupefacenti (limitandone la vendita alle farmacie). Una provocazione, quella di Santori, che scatenò polemiche per giorni, soprattutto in Liguria, e che fu accolta negativamente anche dal centrodestra bolognese. L'ex-leader delle Sardine si era dunque detto disponibile ad accompagnare i consiglieri comunali bolognesi a visitare un'impresa del posto che lavora nel settore della cannabis light, con la possibilità di porre domande ai titolari per approfondire l'argomento.

E la visita si è concretizzata qualche ora fa fa. "In un paese normale non vi sarebbe nulla di anomalo nella visita dei consiglieri comunali ad uno stabilimento che produce cannabidiolo - ha scritto Santori- in Italia, invece questa mattina si è compiuto un fatto a suo modo storico. Sembra assurdo, infatti, ma è la prima volta da quando è nato il settore della cosiddetta cannabis light che a presentarsi alle porte di un’impresa che produce infiorescenze di cbd è la politica, nella sua veste più formale". L'ex-Sardina ha poi ringraziato quegli esponenti di Lega e Forza Italia che, pur non condividendo la sua posizione sul tema, hanno comunque preso parte alla visita. “La guerra alla droga è una nostra priorità - hanno spiegato al Resto del Carlino i consiglieri leghisti Matteo Di Benedetto e Giulio Venturi- ascoltare è compito di chi rappresenta le istituzioni. Pensiamo, quindi, che sia nostro dovere approfondire".

Fra i presenti c'era anche Nicola Stanzani, capogruppo di Forza Italia, il quale non ha tuttavia risparmiato una "stoccata" all'amministrazione comunale di centrosinistra. “Partecipo costantemente alle udienze conoscitive che ciascun consigliere propone come da suo diritto e credo che questo sia doveroso per tutti - ha detto - d'altronde il problema non è partecipare a una commissione o ascoltare esperienze e punti di vista. Il tema vero è non confondere, come dai banchi di maggioranza si sta facendo, la produzione e l'uso di cannabinoidi a scopo terapeutico, dalla produzione e uso della cannabis a fine di sballo”.

Ancor più caustici nei confronti di Santori, infine, i consiglieri di Fratelli d'Italia che hanno scelto di boicottare l'iniziativa. "Abbiamo rinunciato al gettone di presenza - ha spiegato su Facebook il capogruppo FdI Stefano Cavedagna - e siamo rimasti a lavorare".

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