Botte e sevizie al cane: una coppia di albanesi rischia la condanna a 1 anno

Residenti in provincia di Rimini sono indagati per maltrattamento di animali. Il cagnolino costretto a stare sospeso nel vuoto dal balcone. A "inchiodarli" ci sarebbe un video girato dalla vicina di casa

Botte e sevizie al cane: una coppia di albanesi rischia la condanna a 1 anno

Avrebbero torturato per mesi il loro cane, a suon di calci, pugni e sevizie varie. E a seguito della segnalazione inoltrata da una vicina di casa, risultano adesso indagati per maltrattamento di animali in concorso. Protagonisti della vicenda che arriva dalla Romagna sono due coniugi, un uomo e una donna originari dell'Albania, residenti a Bellaria Igea Marina (in provincia di Rimini). Stando a quanto riportato dalla stampa locale, il cagnolino (un cucciolo di razza maltese) sarebbe stato più volte seviziato dalla coppia: picchiato a più riprese, costretto a stare in posizioni innaturali, talvolta tenuto a quanto pare sospeso nel vuoto dal balcone dell'appartamento nel quale vivono i coniugi.

A sollecitare l'intervento della polizia locale sarebbe stata la dirimpettaia, proprio nelle scorse ore: la vicina, a suo dire stanca di sentire i continui lamenti della bestiola a causa delle torture che andrebbero avanti da qualche tempo (sempre secondo lei) avrebbe avvisato le autorità locali circa la situazione alla quale lei stessa avrebbe assistito in più casi. Di più: sarebbe a quanto pare riuscita a girare un video utilizzando lo smartphone che rafforzerebbe le sue accuse, nel quale si vedrebbe l'uomo (un albanese di 46 anni) scagliarsi contro il cane. Un filmato che alla luce di tutto ciò è stato acquisito dagli inquirenti, a corredo della testimonianza della donna. Una volta giunti sul posto, gli agenti hanno inoltre provveduto ad effettuare il sequestro preventivo dell'animale. Dovrà essere adesso il gip del Tribunale di Rimini a decidere se convalidare o meno il sequestro operato dai vigili e (di conseguenza) se procedere con l'affidamento del cane ad un'associazione per la difesa degli animali.

Da parte loro, gli stranieri negano tuttavia di aver mai fatto del male alla bestiola. Anzi: si sarebbero difesi dicendo di esserle al contrario molto affezionati e che le loro azioni, per quanto in alcune occasioni particolarmente brusche e sbrigative, erano volte semplicemente ad educarla e a sgridarla. Le prossime ore saranno quindi decisive, sotto questo profilo specifico: qualora si prefigurasse il reato di maltrattamento di animali, il codice penale prevede una condanna che va da un minimo da tre mesi ad un anno (oltre ad una multa che può raggiungere i 30mila euro).

Agli investigatori il compito di stabilire, sulla base delle testimonianze raccolte e del video sopracitato reso disponibile dalla vicina di casa, se il comportamento tenuto dalla coppia straniera possa rientrare in questa casistica.

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