Il campo rom, i topi e quintali di rifiuti: lo "sgarbo" del Pd che divide Massa e Carrara

Una zona di confine fra Massa e Carrara sarebbe diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. Una situazione resa più critica dalla presenza di un campo rom e dal fatto che l'amministrazione "dem" di Carrara, nonostante i solleciti, non sembrerebbe intenzionata ad intervenire

La discarica a cielo aperto formatasi al confine fra Massa e Carrara
La discarica a cielo aperto formatasi al confine fra Massa e Carrara
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Una vera e propria discarica a cielo aperto formatasi al confine con Carrara, nei pressi del campo nomadi. E in una situazione di degrado generale caratterizzata da quintali e quintali di rifiuti abbandonati e dalla presenza di topi, l'amministrazione Pd della città toscana non sembra avere la minima intenzione di intervenire. Questo, se non altro, è l'attacco rivolto dalla Lega di Massa ai "dem" di Carrara, con gli esponenti del Carroccio che hanno chiesto al sindaco carrarese Serena Arrighi un intervento risolutivo per dare una risposta definitiva ai disagi denunciati da diversi residenti massesi. Il pomo della discordia è rappresentato a quanto sembra da una porzione di territorio (nei pressi del torrente Lavello) localizzato fra i due Comuni, sul quale si troverebbe il campo rom. Una zona nella quale si sarebbe accumulata un'ingente quantità di rifiuti e che sarebbe ormai invivibile.

E sempre a detta della Lega, ad aggravare il quadro ci sarebbero alcune iniziative messe in atto dagli occupanti del campo, i quali sono stati accusati di dar fuoco alla spazzatura e di gettarla nel canale che divide i due Comuni. L'amministrazione massese, guidata dal sindaco di centrodestra Francesco Persiani, sarebbe intervenuta per quanto concerne il tratto di competenza del Comune di Massa. La giunta carrarese avrebbe invece mostrato un certo immobilismo, non rispondendo alle sollecitazioni. E a farne le spese sarebbero soprattutto i massesi che vivono in quell'area, considerando che sul versante di Carrara ci sarebbero solo fabbriche. "A dispetto degli sforzi dell’amministrazione Persiani anche nella pulizia del fosso, da parte di Carrara osservo un disinteresse totale - ha spiegato a ilGiornale.it Filippo Frugoli, capogruppo leghista in consiglio comunale a Massa - tra la presenza del campo rom, di montagne di rifiuti e di topi, dalla parte di Carrara non c'è stato nessun intervento. Tutto ciò nonostante come Lega, per mezzo del nostro capogruppo a Carrara, avessimo presentato due interrogazioni per chiedere alla giunta di occuparsi del problema".

Secondo Frugoli, le criticità in questione possono essere risolte solo attraverso due passaggi: chiudere il campo nomadi e bonificare l'area, dopo aver rimosso i rifiuti. Azioni che dovrebbe tuttavia attuare il Comune di Carrara, per ragioni di competenza territoriale.

“Dopo anni di incuria, ritengo non ci sia più tempo: non ho mai visto in vita mia una quantità di rifiuti simile - ha chiosato l'esponente del Carroccio massese - la soluzione è una sola: allontanamento degli abusivi e bonifica dell’area. Chiedo, cortesemente e con rispetto istituzionale, al sindaco di Carrara Serena Arrighi di intervenire al più presto: i residenti sono stanchi. E hanno ragione”.

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