"Tenere aperto il 25 aprile è uno sfregio alla liberazione". Cgil attacca Decathlon

In Toscana si è verificato nelle scorse ore l'ennesimo attacco delle forze vicine alla sinistra al mondo del commercio: a Prato, la Cgil si è scagliata duramente contro la catena di abbigliamento sportivo Decathlon, "colpevole" di aver deciso di non abbassare la saracinesca il 25 aprile

"Tenere aperto il 25 aprile è uno sfregio alla liberazione". Cgil attacca Decathlon

Un altro attacco, l'ennesimo al mondo del commercio, da parte delle forze vicine alla sinistra. La "colpa"? La "solita": aver deciso di non abbassare la saracinesca nella giornata del 25 aprile. Ed è per questo motivo che la Filcams Cgil di Prato (in Toscana) si è scagliata nelle scorse ore contro la catena di abbigliamento ed articoli sportivi Decathlon, non risparmiando dure critiche all'azienda. Non si tratta di un inedito assoluto, a quelle latitudini: nei giorni scorsi, nel criticare lo slogan scelto dal centro commerciale "I Gigli" di Campi Bisenzio per reclamizzare l'apertura straordinaria di domani su alcuni manifesti pubblicitari, la Cgil di Firenze (spalleggiata in quel caso dall'Anpi) aveva chiesto alla direzione del punto vendita di rivedere anche la scelta di tenere aperta la galleria in occasione delle celebrazioni. Stavolta, a prendersela con il marchio francese è stata la sezione pratese del medesimo sindacato.

Occorre una premessa: nella città laniera, Decathlon ha aperto da anni un punto vendita all'interno del centro commerciale "Parco Prato", che comprende anche un supermercato Coop. Il supermarket ha scelto di chiudere per festeggiare la festa della liberazione, Decathlon ha optato invece (come diversi altri negozi, del resto) di tenere aperto. Una scelta legittima, che al sindacato non è però andata giù. E lo ha fatto presente con un duro comunicato che sembra non esente da toni surreali, perlomeno in alcuni passaggi. Non era mai successo dall'inaugurazione del centro commerciale Parco Prato – si legge nelle nota pubblicata da Filcams Cgil Prato sulla propria pagina Facebookche un negozio aprisse per il 25 aprile o per il 1 maggio. Ci siamo da sempre schierati contro il lavoro festivo, ma questa decisione è un atto pericoloso, che disconosce i valori della nostra costituzione e della nostra Repubblica”.

Di più: nel pretendere un passo indietro da Decathlon, Cgil si è appellata anche alla politica, alla ricerca di una sponda. "L’apertura di Decathlon Prato è uno sfregio alla festa della Liberazione, vero atto fondativo di questa nazione - la chiosa del sindacato - reputiamo assolutamente inaccettabile che si aprano i negozi anche per il 25 aprile e 1 maggio. Anche le istituzioni cittadine dovrebbero sostenere la necessità di chiusura durante le festività, uscendo dalla logica del tutto e sempre aperto.

A maggior ragione nella ricorrenza che sancisce il trionfo della democrazia sul fascismo e per la festa del Lavoro”. Anche celebrare il 25 aprile lavorando, insomma, per qualcuno sembra ormai esser diventato "fascista".

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