In evidenza

La chiesa dove gli esorcisti della curia pregano Dio per scacciare il demonio

Monsignor Gilardi è il delegato del Centro Gerasa di Milano dove operano 9 preti incaricati dal vescovo: "Il diavolo esiste, ma è ontologicamente inferiore al Signore". In 98 casi su cento Satana non c'entra. "Ma c'è chi parla lingue che non conosceva"

La chiesa dove gli esorcisti della curia pregano Dio per scacciare il demonio
00:00 00:00

L’ufficio che «libera dal male» è nel cuore di Milano, non c’è il citofono perché è all’interno di una chiesa, l’antica San Tommaso in Terramala di via Broletto. Per chi conosce il Vangelo il nome dice tutto. Si chiama Centro Gerasa, come la città giordana dell’indemoniato, liberato poi da Gesù.

Qui si coordinano i 9 esorcisti della Diocesi. E qui si praticano gli esorcismi. Fuori i rumori del traffico e lo sferragliare del tram, dentro una saletta austera con una grande crocifisso, un’immagine della Madonna e la riproduzione del dipinto di Raffaello che ritrae l’Arcangelo Michele che l’iconografia mostra come un guerriero con la spada e, sotto i piedi, il demonio. Già il diavolo esiste. La Chiesa lo ha sempre affermato.
Ma - a rassicurazione di chi non ricorda più il catechismo - resta ontologicamente e spiritualmente inferiore a Dio.

In via Broletto, dunque. «Però in caso di necessità i preti che ricevono il mandato dal vescovo, possono operare anche in alcuni santuari designati dall’Arcivescovo» chiarisce monsignor Fausto Gilardi, responsabile della Pastorale liturgica, Penitenziere maggiore del Duomo e delegato Arcivescovile per il collegio degli esorcisti.

Tuttavia, non tutte le persone che vi contattano e si sentono possedute lo sono per davvero.
«Sulla base dell’esperienza di chi pratica da tanti anni, stimiamo che in 98 casi su 100 che richiedono la nostra attenzione, il diavolo non c'entra nulla; se non in modo ordinario, ossia attraverso la tentazione».

Cosa si fa con il 98%?
«Per riconoscere questi casi, già da otto anni, gli esorcisti lavorano con un’équipe formata da psicologi, psichiatri e da un neurologo che mensilmente si confronta con gli esorcisti ambrosiani, anche via web, per valutare le situazioni e decidere come sia meglio procedere. In alcuni casi poi i professionisti, su richiesta del sacerdote e con l’assenso del fedele, possono affiancare l’esorcista negli incontri personali».

Perché una persona si sente indemoniata senza esserlo?
«Ci sono molti fedeli fragili, spesso segnati da disgrazie personali o familiari, economiche o lavorative e taluni attribuiscono a malefici i momenti di crisi o di profondo dolore. A volte sono stati da maghi e ciarlatani e, come ultima ratio, provano anche con l’esorcista».

Invece, davanti a chi è posseduto per davvero?
«L’esorcista non è un chirurgo che estirpa un tumore maligno, è un uomo di fede che chiede l’aiuto del Signore. Possiamo solo pregare assieme a chi soffre. Spesso è proprio durante la preghiera che possono manifestarsi i segni particolari e le reazioni insolite, come comportamenti violenti ed espressioni volgari insolite; c’è chi parla in una lingua sconosciuta che non conosceva».

L’esorcista ha paura?
«No, perché ha fede ed è certo di essere protetto dal Signore. Può chiedere aiuto a un laico in casi di reazione insolita. A volte è necessario ripetere l’esorcismo in differenti incontri, quando non vi è subito l’esito. È Dio che permette la liberazione».

Si usano oggetti sacri e c’è una frase rituale?
«Per le preghiere si segue un rituale approvato dalla Santa Sede e dalla Conferenza episcopale italiana. Si prega davanti al Crocifisso o alle immagini sacre. Se l’esorcista lo ritiene opportuno, può aspergere il fedele anche con l’acqua santa. L’esorcista non è un “mago”, ma un sacerdote nominato dal vescovo che prega per e con la persona che a lui si rivolge».

Qual è lo scopo del diavolo?
«Il diavolo, lo dice l’etimologia (dal greco dia-ballo) vuole separare dalla verità. Lo fa con la tentazione, la vessazione o la possessione».

Chi sono i satanisti? Quanti sono a Milano?
«I satanisti sono persone che, con modalità differenti, chiedono l’aiuto del diavolo. Non se ne conosce il numero, di certo crescono maghi e cartomanti cui molte persone fragili chiedono aiuto, ma questo è un fenomeno generale, non solo milanese.

Viviamo il paradosso di una società che ha rimosso Dio e si rifugia nell’idolatria».

Chi pensa di aver bisogno di un esorcista a chi si può rivolgere?
«Suggerisco di contattare in primo luogo il proprio parroco che saprà consigliarlo. Poi c’è il Centro Gerasa».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica