Choc ad Avellino, ragazzino bullizzato dalla baby gang. "Ti appendiamo come Cristo in Croce"

Nel video diffuso sui social si vede il ragazzino messo all'angolo da alcuni adolescenti più grandi. La baby gang lo ha picchiato, umiliato e minacciato

Choc ad Avellino, ragazzino bullizzato dalla baby gang. "Ti appendiamo come Cristo in Croce"
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Terribile episodio di bullismo quello avvenuto a Sirignano, in provincia di Avellino, dove un ragazzino è stato picchiato, umiliato e minacciato da un branco di adolescenti più grandi di lui. Il tutto è stato filmato e poi pubblicato sui social, tanto che il filmato è divenuto in breve tempo virale. A denunciare la vicenda in un post su Facebook è stato il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli.

Il fenomeno dilagante

Aumentano, purtroppo, i casi di bullismo fra giovani. Dopo le terribili immagini arrivate da Vieste (Foggia), dove un 12enne è stato tormentato dal branco, che lo ha addirittura costretto a inginocchiarsi, arriva il video di Sirignano, dove un altro ragazzino è stato bullizzato. Nel video, postato sui social, si vede il minore messo con le spalle al muro da un gruppo di adolescenti visibilmente più grandi di lui. Il ragazzino, schiaffeggiato e deriso, viene sottomesso con ilarità da parte dei suoi aguzzini.

Dopo averlo picchiato i bulli intimano alla loro vittima di non raccontare a nessuno delle botte ricevute. "Se parli con tua madre ti appendiamo come Cristo in Croce", avrebbe dichiararo uno dei ragazzi. Non paghi, i membri della babg gang pretendono che il minore baci le mani a tutti quanti loro. Un atto denigratorio e di sottomissione assoluto, che lascia a dir poco basiti.

Le parole di Borrelli

"Un gravissimo episodio di bullismo per il quale auspico che l'intera comunità locale si schieri apertamente in favore della giovanissima vittima aiutandoci a risalire all’identità di tutti i protagonisti di questa vigliacca aggressione", ha dichiarato sui social il deputato Borrelli. "Abbiamo inviato le immagini alle forze dell'ordine per identificare i bulli e sanzionarli come meritano, insieme alle loro famiglie che, auspico, non si sottraggano alle loro gravi responsabilità. Gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono in continua crescita e già in passato hanno mietuto dolorosamente alcune vittime, che non hanno retto le umiliazioni e i torti subiti.

Serve l'attivazione immediata della rete sociale, fatta di famiglie, scuole, servizi sociali, associazioni e parrocchie, per prevenire nuove tragedie e aiutare le vittime a denunciare, prima di tutto non isolandole", ha concluso.

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