Un vero e proprio incubo quello vissuto da una ragazza di 19 anni, accerchiata, immobilizzata e molestata sessualmente da tre uomini mentre si stava recando al bagno di un parco acquatico. La vittima è riuscita a fuggire prima che la situazione potesse farsi ancora più critica, e adesso le forze dell'ordine stanno indagando per risalire all'identità dei responsabili.
L'aggressione al parco acquatico
Secondo quanto ricostruito da Il Giorno, che ha riportato la vicenda, i fatti si sono verificati lo scorso 9 agosto, in pieno pomeriggio. La 19enne si trovava al parco acquatico di un centro turistico del Basso Garda per partecipare a una festa di compleanno, quando si è improvvisamente imbattuta nei suoi aguzzini.
Stando al suo racconto, dopo un tuffo in piscina, aveva indossato pareo ed infradito e si era allontanata dal gruppo di amici per recarsi al bagno. Raggiunto l'ingresso della toilette, è stata improvvisamente aggredita da tre uomini che non conosceva. Mentre uno di loro la teneva ferma e un altro faceva da palo, un terzo uomo l'avrebbe svestita, per poi cominciare a palpeggiarla nelle parti intime.
In preda all'orrore, la giovane ha cominciato a urlare e a divincolarsi, riuscendo fortunatamente a sottrarsi alla presa dei suoi aguzzini. Scappata in bagno, si è chiusa dentro a chiave e si è messa a gridare per attirare l'attenzione di qualcuno. A correre in suo aiuto sono stati alcuni dei suoi amici, che si erano preoccupati non vedendola tornare.
Nessuna traccia dei tre uomini. Soccorsa dai compagni, la 19enne si è poi recata dai carabinieri della compagnia di Desenzano del Garda (Brescia) per sporgere denuncia. La ragazza ha riferito ai militari di non conoscere gli aggressori. Ha però fornito una descrizione: erano uomini sui trenta/quarant'anni, italiani e ben vestiti.
Le indagini della procura
Sul caso la procura della Repubblica di Brescia ha aperto un'inchiesta per violenza sessuale. Gli inquierenti hanno ascoltato il racconto della vittima e dei testimoni, provvedendo anche ad acquisire le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti sia all'interno del parco acquatico che nella zona circostante.
"Le violenze sessuali in luoghi pubblici sfuggono alle statistiche, in genere sono un fenomeno sottotraccia per molte ragioni, ma non sono isolate. Oggi assistiamo alla crescita continua delle violenze tra le mura domestiche, quasi sempre frutto di un aumento delle richieste d'aiuto da parte delle vittime, indicativa della voglia delle donne di riprendere in mano la propria vita e smettere di sopportare abusi", ha dichiarato a Il Giorno Piera Stretti della onlus Casa delle donne.
"Nel 2023 il nostro centro ha avuto circa trecento casi di violenze in famiglia. Diverso è il discorso delle segnalazioni di violenze consumate per strada o in luoghi pubblici: ne abbiamo registrate tre. Queste sono le storie più insidiose, e le più difficili da fare emergere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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