Costosa e insicura. Milano fa retromarcia

Crolla all'ottavo posto nella classifica del Sole 24Ore. Le emergenze: criminalità, prezzi, affitti e ambiente

Costosa e insicura. Milano fa retromarcia

Non è una città per giovani né per famiglie, non invoglia a mettere al mondo bimbi. È ricca di Pil e depositi bancari, ma anche di inflazione. Va a rilento sull`ambiente. Svetta per prezzo delle case in vendita e in affitto e numero dei delitti denunciati: rapine in strada, furti in abitazioni, frodi informatiche, estorsioni. Ecco Milano: era seconda nella classifica 2021 del Sole 24Ore sulla qualità della vita, adesso è ottava.

Quindicesima per tasso di occupazione (72,9%). Novantaduesima per energia elettrica da fonti rinnovabili: eolico, fotovoltaico, geotermico e idrico incidono per il 9 per cento, nonostante le grandi possibilità offerte dall`acqua di falda e l`ampia diffusione di mezzi di trasporto dall`allure ecologica. Milano è quarta anche per ricchezza e consumi (era prima nel 2021). Rimane in cima solo per Affari e lavoro, ambiti nei quali non mancano le contraddizioni.

Capitale della penetrazione della banda larga, dei depositi bancari, del Pil pro capite, prima per valore aggiunto per abitante ma anche per le rapine in strada. Ricca per chi è benestante, faticosa da vivere per tutti gli altri, in primis i giovani (95° posto), con tassi di imprenditorialità giovanile inchiodati al 7% nonostante la città sia prima per startup innovative e nona per partecipazione alla formazione continua. La categoria dei Neet, i giovani che né studiano né lavorano, immobili per assenza di speranza, arriva al 19 per cento.

Con i bambini si classifica 60esima e non solo per il clima, nascono pochi figli, faticano le famiglie giovani e non, anche nella classe media che continua a scivolare: chi non ha casa non gioisce dei 5.200 euro al metro quadrato per un appartamento in una zona semicentrale, né dell`aumento del 5,1% del prezzo medio di vendita. L`inflazione dei prodotti alimentari è al 12 per cento: fare la spesa costa di più mentre il valore del denaro scende inesorabile. È al 43esimo posto nella spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli: in molti rimandano gli acquisti importanti.

Le categorie più fragili vedono sulla carta ciò che sperimentano, come l`affitto delle case sia aumentato (2,3%) e per 100 metri quadrati nella solita zona semi centrale incida per il 62 cento sul reddito medio di chi la abita. Eppure rimane attrattiva e non solo per le banche e il mattone.

Nel settore Affari e lavoro, con tutti i chiaroscuri, è ancora prima. Gli abissi di differenza tra chi ha tanto e chi non ha nulla sono confortati da un volontariato attivo, da sistemi di protezione efficienti, da mense e dormitori delle attività caritative e del privato sociale. Ci sono il 5 per cento di auto in meno, la discesa dell`1,7% del Pm10 e l`aumento dell`8,4 per cento delle piste ciclabili per cui rallegrarsi ma da valutare. Ambiente e servizi hanno perso 37 posizioni, sia pure anche a causa di nuovi parametri introdotti.

Cultura e tempo libero si mantengono ai piani alti. Diminuiscono le librerie, l`offerta culturale e enogastronomica sono abbondanti e di qualità.

Aumenta l`indice di sportività, in cui la città eccelle. L`attenzione al corpo è alta, palestre, terme, centri benessere impazzano. Eppure Milano è ultima per numero di medici di base ogni mille abitanti. Una metropoli di contraddizioni.

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