Si chiamava Cristina Scozia, 39 anni, personal trainer e mamma di una bimba di 6 anni, la ciclista investita e uccisa da una betoniera in pieno centro a Milano. Il conducente del mezzo, un 53enne, è risultato negativo all'alcol test e a quello della droga. La procura del capoluogo lombardo ha aperto un fascicolo d'indagine ipotizzando il reato di omicidio stradale. A seguito del tragico incidente, il sindaco Beppe Sala ha annunciato provvedimenti: "Purtroppo non è la prima volta che i ciclisti vengano investiti da mezzi al lavoro. - ha commentato il primo cittadino -Per questo dobbiamo interrogarci su cosa fare".
Chi è la ciclista travolta dalla betoniera
Cristina Scozia aveva 39 anni e viveva a Crescenzago, quartiere alla periferia nord-ovest della città meneghina. Mamma di una bimba di 6 anni, era una personal trainer e massaggiatrice olistica. Dopo la laurea magistrale in Scienze Motorie e dello Sport, conseguita all'Università Statale di Milano nel 2010, aveva lavorato come tecnico istruttore di ginnastica artistica ed educatore per la scuola primaria e dell'infanzia.
Gli ex colleghi dell'Atletica Bresso sono ancora sotto choc per la tragedia: "Difficile trovare parole appropriate. - ha scritto in un messaggio rilanciato dal quotidiano Il Giorno Mauro Pattonieri, il presidente della società sportiva - La nostra associazione si stringe con un intenso e triste abbraccio alla tua famiglia. Ti vogliamo ricordare appassionata e felice in palestra con le tue ragazzine. Ciao Cris".
L'incidente
L'incidente è avvenuto attorno alle ore 12 di ieri mattina, giovedì 20 aprile, all'angolo tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, la 39enne stava percorrendo via Sforza lungo la pista ciclabile mentre il conducente del mezzo pesante ha svoltato a destra, in direzione del tribunale, distante appena duecento metri. L'impatto è stato devastante, per la ciclista non c'è stato nulla da fare. Il corpo esanime è rimasto sull'asfalto per pochi minuti, fino all'arrivo dei soccorsi, sotto lo sguardo attonito dei passanti.
Il racconto dei testimoni
Alcuni testimoni hanno raccontato alla polizia locale che, subito dopo l'accaduto, il conducente del mezzo ha chiesto aiuto: "Ho ucciso una donna. Aiutatemi", sarebbero state le sue parole. L'uomo, 53 anni, è stato trasportato in ospedale in stato di choc. Sottoposto agli accertamenti di routine, è risultato negativo sia all'alcol test che a quello antidroga. La sua posizione ora è al vaglio della procura di Milano. Il pm Mauro Clerici, che coordina le indagini, ha disposto una serie di accertamenti per stabilire se la betoniera viaggiasse nei limiti di velocità consentiti ai tir e se fossero state inserite le frecce. In tal senso, potrebbero essere fondamentali i filmati estrapolati dalle telecamere di sorveglianza cittadina nella zona in cui è avvenuto l'impatto.
Sette vittime in tre mesi
Una scena vista e rivista quella di ieri di mattina. Come ben ricorda il Corriere.it, considerando anche i pedoni e i monopattini investiti dai mezzi pesanti in città, si contano ben 7 vittime in soli tre mesi. A fronte dell'emergenza, il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato provvedimenti "urgenti" in materia di sicurezza stradale.
L'idea è quella di riprorre il modello londinese: "Dobbiamo interrogarci su cosa possiamo fare", ha detto il primo cittadino ipotizzando un limite di accesso dei tir solo "a quelli dotati di un dispositivo che permetta piena visibilità anche sull'angolo cieco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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