Una storia che ha dell'incredibile, quella denunciata dall'avvocato Marco Pisapia ma che, nonostante il modo ironico in cui è stata da lui diffusa in rete, è reale ed ha scatenato un mare di polemiche: un uomo da lui assistito, residente a Cava de'Tirreni, comune della provincia di Salerno, si è visto infatti recapitare un comunicato in cui si decretava il fermo amministrativo della propria auto per via di un debito pari a 1 centesimo di euro.
Il cliente del legale ha ricevuto negli scorsi giorni la comunicazione tramite raccomandata inviata da "Municipia", la società che si occupa di gestire il recupero dei tributi per conto della Regione Campania. A causa di un debito irrisorio sulla tassa di circolazione inerente a qualche anno fa, come spiegato da Marco Pisapia nel 2019/2020, il cittadino cavese non potrà più utilizzare la propria autovettura per circolare liberamente. Quantomeno non prima di aver saldato il proprio debito.
L'avvocato ha diffuso la notizia con un video ironico attraverso il profilo Facebook di Gennarino Pandemia, alter ego comico che Pisapia ha creato durante il periodo del Covid-19 e con il quale è stato ospite all'edizione del 2021 della trasmissione televisiva "Italia's got talent". Il fatto che la storia sia stata diffusa in chiave comica non deve, tuttavia, trarre in inganno: la vicenda, per quanto possa apparire surreale, è vera al 100%. Il legale mostra alla telecamera l'avviso inviato tramite raccomandata al suo cliente dalla società Municipia, che richiede il pagamento di 1 centesimo di euro per un debito relativo al saldo del bollo auto. Una volta ricevuta la comunicazione, il cittadino di Cava de'Tirreni non può più circolare con la sua vettura, fino al momento in cui non pagherà l'esigua cifra richiestagli dalla Regione Campania.
A essere ancora più paradossale del fermo amministrativo del mezzo, è il fatto che presentare un ricorso per un centesimo di euro sarebbe assolutamente folle. L'unico modo che il cliente dell'avvocato Pisapia ha per uscire dalla situazione è quello di saldare il debito.
Ma per farlo, tra costi di iscrizione e cancellazione, la cifra che il cittadino dovrà sborsare potrebbe raggiungere anche gli 80 euro, di certo ben aldilà del debito maturato. Una situazione che dovrebbe far riflettere e che rivela ancora una volta delle evidenti falle nei sistemi burocratici, oltre che una chiara mancanza di buon senso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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