"Decine di coltellate". Cosa rivela l'autopsia sulle vittime del killer di Prati

Dall'autopsia sui corpi delle 3 donne uccise da Giandavide De Pau sarebbe emerso un quadro di "esagerata violenza". L'uomo le avrebbe colpite con decine di coltellate al corpo

"Decine di coltellate". Cosa rivela l'autopsia sulle vittime del killer di Prati

Decine di coltellate su varie parti del corpo, tra cui collo, schiena e testa. È quanto emerge dall'autopsia delle tre donne uccise da Giandavide De Pau, già ribattezzato dalla stampa come il "killer di Prati" (Roma). A quanto trapelato sinora, l'esito degli accertamenti autoptici avrebbe evidenziato un quadro di "violenza esagerata". L'uomo, in carcere con l'accusa di triplice omicidio, ha ripreso gli omicidi col proprio smartphone.

I video dell'orrore

L'autista dell'ex boss Michele Senese avrebbe filmato la brutale e letale aggressione ai danni di Li Yan Rong (55 anni) e Yang Yun Xia (45 anni), le due donne di nazionalità cinese uccise lo scorso giovedì in via Riboty, nel quartiere Prati di Roma. I video, uno della durata di 14 e l'altro di 42 minuti, sono stati ritrovati dagli investigatori capitolini, coordinati dalla Procura di Roma, nel corso di una perquisizione a casa di De Pau: erano memorizzati nel suo cellulare. Secondo il giudice che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 51enne, i filmati "documentano in maniera incontrovertibile e raccapricciante l'omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali ed aver preteso di rimanere solo con le due donne, mandando via altri clienti".

Il "giallo" dell'arma del delitto

L'arma del delitto non è stata ancora ritrovata. Non è escluso che si tratti di un coltello, ipotesi peraltro confortata dall'esito dell'autopsia sulle 3 vittime (la terza, è la colombiana Marta Castano). Resta da capire, inoltre, se l'uomo abbia ricevuto degli "appoggi" durante la fuga. "Ho vagato per due giorni, non ricordo nulla", aveva dichiarato De Pau agli agenti della Mobile dopo il fermo.

Per certo, però, qualcosa non torna nel racconto del presunto killer. Nel mentre, gli inquirenti di piazzale Clodio potrebbero decidere di riaprire le indagini su dei vecchi cold case che sembrerebbero avere delle analogie con gli omicidi avvenuti a Roma.

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