Un sopralluogo effettuato lo scorso anno dai tecnici Asl certificò una serie di carenze igienico-sanitarie, principalmente a causa della gran quantità di rifiuti accumulatisi davanti al piazzale della chiesa di Vicofaro e derivanti a quanto pare dall'attività di accoglienza (visto che anche in quel periodo i locali della chiesa avrebbero ospitato oltre un centinaio di migranti). E nelle scorse ore, stando a quel che riporta il quotidiano La Nazione, il giudice ha condannato don Massimo Biancalani al pagamento di una multa, per non aver adempiuto all'ordinanza del Comune di Pistoia che lo sollecitava ad effettuare gli interventi necessari a ripulire gli spazi in questione. Questi gli ultimi sviluppi che arrivano dalla frazione pistoiese, per una vicenda che risale al 2023. Il Comitato dei residenti della frazione lamentava e lamenta del resto da tempo diverse criticità legate all'accoglienza, che a loro dire si ripercuotono sulla vita del quartiere.
E in effetti, un controllo condotto da Asl nel centro del "parroco dei migranti" fece sì che a quest'ultimo venissero contestate alcune inadempienze circa l'igiene. Il Comune, tramite un'ordinanza, sollecitò quindi Biancalani ad attivarsi per provvedere a ripulire lo spazio davanti alla chiesa, derattizzare, eliminare i rifiuti ingombranti ed allontanare i piccioni (evidentemente attirati dagli scarti organici prodotti in gran quantità). Il parroco ha riferito di essersi effettivamente attivato per rispettare le prescrizioni dell'ordinanza, ma il successivo controllo accertò comunque una situazione tutt'altro che risolta. Sulla base di tutto ciò, don Biancalani è quindi stato accusato di inosservanza dei provvedimenti dell'autorità. E nonostante la richiesta di assoluzione presentata dal pubblico ministero, il giudice lo ha condannato a pagare un'ammenda di 100 euro.
"Per noi resta comunque una condanna. Motivo per il quale, una volta lette le motivazioni, presenteremo ricorso - ha spiegato l'avvocato del parroco - la nostra convinzione è che don Biancalani sia stato accusato e poi processato per aver applicato il Vangelo. Per questo vorremmo un'assoluzione, per una questione di principio". Non è tutto, perché a quanto sembra il Tar ha respinto anche il ricorso presentato dai legali di don Biancalani per una precedente sanzione comminatagli, sempre correlata ad inadempienze di carattere igienico-sanitario.
E il diretto interessato, evidentemente deluso, si è lasciato andare ad un commento dai tratti surreali, prendendosela con le istituzioni. "Siamo amareggiati - ha dichiarato a La Nazione - è chiaro che tira un brutto vento per noi. Siamo isolati e non mi riferisco alle istituzioni, ma anche all'ambiente ecclesiale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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