Elly Schlein divide il Pd nella "rossa" Livorno: i malumori dei "dem"

Nemmeno a Livorno, la città più "rossa" d'Italia, la vittoria di Elly Schlein ha messo d'accordo tutti i "dem": alcuni esponenti di spicco starebbero valutando di lasciare il Pd e formare insieme al centrodestra e al Terzo Polo una coalizione allargata in vista del 2024 (puntando su Leo Picchi)

Elly Schlein divide il Pd nella "rossa" Livorno: i malumori dei "dem"

L'elezione di Elly Schlein a segretaria nazionale del Partito Democratico avrebbe portato ad una serie di "regolamenti di conti" (politicamente parlando, ovviamente) nelle sezioni di tutta Italia, specie in quelle dove la leadership era in mano ad ex-renziani. E a Livorno, la città tradizionalmente più "rossa" d'Italia (governata dal sindaco di centrosinistra Luca Salvetti, che non ha tuttavia la tessera del PD) avrebbe già dato adito a mugugni propriziato quella che potrebbe diventare una "crisi interna": esponenti del centrosinistra, insieme ad ex-assessori di sinistra e a membri di Terzo Polo e centrodestra sarebbero disposti a fare quadrato attorno alla figura di Leo Picchi, in vista delle prossime elezioni comunali che si terranno nel 2024. Questo, perlomeno, è quanto riportato nelle scorse ore dal quotidiano Il Telegrafo.

Il pomo della discordia, nella realtà dove nel 1921 nacque il Partito Comunista, sarebbe stato l'insediamento della nuova assemblea comunale del Pd. Il segretario locale avrebbe annunciato il nuovo corso e l'intenzione di dare più spazio a chi lo ha sostenuto (fra i quali anche alcuni militanti di Articolo Uno) e alla rappresentanza labronica della mozione Schlein. Un discorso che avrebbe deluso in primis consiglieri e segretari di sezione della mozione Bonaccini, che puntavano comunque ad un ruolo di primo piano in nome dell'unità: questi ultimi non avrebbero al momento rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la scelta non sarebbe affatto stata digerita e non è escluso che alcuni l'ala più moderata possano lasciare il partito. E tenendo conto anche di questa possibilità, pochi giorni fa esponenti livornesi del centrodestra, del Terzo Polo, ex-appartenenti alle giunte di sinistra, personalità civiche del mondo della sanità e membri forze di governo, si sarebbero incontrati a cena per parlare pianificare la strategia elettorale locale in vista del prossimo anno.

L'obiettivo sarebbe quindi quello di arrivare alla definizione di una coalizione "allargata" (certamente sui generis) che metterebbe insieme destra, civici, moderati e persino ex-militanti di sinistra. E sarebbe già stato indicato il candidato ideale, meglio se non direttamente legato ai partiti: uno dei nomi che continua a circolare sotto questo sarebbe per l'appunto quello di Leo Picchi, in passato responsabile ufficio stampa dell'Inter e figlio dell'indimenticato Armando (al quale è dedicato lo stadio locale).

Non c'è tuttavia nulla di deciso e i prossimi mesi saranno decisivi sotto questo profilo. Anche se una certezza sembra già esserci: non tutta la sinistra ha accolto con favore la vittoria di Schlein, nemmeno nella rossa Livorno.

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