Il bimbo autistico di Silvi (Teramo) a cui era stata negata la possibilità di ricevere la prima comunione insieme agli amichetti sarà ricevuto coi genitori da Papa Francesco il prossimo 17 giugno. Dopo il clamore sollevato dalla vicenda, come riferito dalla madre del piccolo, sono state numerose le telefonate di solidarietà, anche da parte di quei genitori dei compagni di che non erano assolutamente a conoscenza dei fatti. "Molti non sapevano nulla", racconta infatti Monia, la mamma del piccolo, a Il Messaggero, "sono rimasti allibiti, se si fossero accorti prima, mi hanno detto, avrebbero protestato e si sarebbero schierati dalla nostra parte".
Soluzione alternativa
Il bambino era stato escluso dalla cerimonia delle 11:00 di domenica per via del comportamento tenuto nel corso delle prove del venerdì, come dichiarato da padre Antonio Iosue, parroco della chiesa dell'Assunta. Nell'esuberanza di quegli attimi, il piccolo era inciampato su un cero, facendolo cadere a terra. "Dopo aver constatato la vivacità e l'insofferenza del ragazzo che ha buttato a terra candele sull'altare e non si riusciva a fermare", aveva spiegato il prete, "ho riferito ai genitori che era possibile far ricevere la comunione separatamente dopo la celebrazione delle 11, ma hanno rifiutato". La soluzione proposta prevedeva di far ricevere il sacramento al bimbo in un'altra cappella dell'edificio religioso, lontano quindi dagli amichetti, oppure di rinviare la cerimonia. Ipotesi rispedita al mittente dalla madre, che ha trovato il supporto di don Gaston Mugnoz Meritello: quest'ultimo, in poche ore, è riuscito a organizzare la prima comunione nella chiesa del Santissimo Salvatore.
La cerimonia
Alle 11:30 di domenica, quindi, il bimbo ha potuto ricevere il sacramento, in un edificio a 5 chilometri di distanza da quello in cui si sarebbe dovuto trovare insieme ai suoi compagni. La sua assenza non è passata inosservata ai genitori di questi ultimi, che hanno contattato telefonicamente i familiari."Sono stata molto felice dei loro riscontri", dice Monia."Molte mamme mi hanno ribadito di stare dalla mia parte. Se avessero saputo in tempo avrebbero tenuto il punto, dicendo: 'Se non può fare la Comunione, allora non la facciamo fare nemmeno agli altri'. Ma ormai era tutto accaduto", aggiunge. Il piccolo comunque non era solo. Chi era a conoscenza della vicenda, tra maestre, insegnanti di sostegno, amici e parenti, non è voluto mancare alla cerimonia e ha riempito la chiesa del Santissimo Salvatore.
Un malinteso
È arrivata la telefonata del parroco dell'Assunta, che ha tuttavia parlato di un malinteso."Si è scusato per questa situazione che si è creata", racconta la donna. In tarda mattinata ha contattato i genitori del bimbo anche il vescovo di Teramo-Atri, il quale ha voluto esprimere solidarietà per l'accaduto.
Monsignor Leuzzi ha invitato la famiglia a prendere parte all'udienza da Papa Francesco del prossimo 17 giugno, quando la diocesi di Teramo-Atri sarà a Roma per essere accolta dal pontefice nella sala Paolo VI.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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