
Evasione da film al carcere minorile Malaspina di Palermo. A fuggire sono stati tre giovani extracomunitari che hanno segato le sbarre della cella e si sono calati dal muro di cinta in via Cilea con le lenzuola.
Immediata è scattata la caccia all'uomo in tutta la città anche con l'aiuto di un elicottero della polizia. Due dei tre fuggitivi sono stati riarrestati. Il primo, originario della Costa d'Avorio, è stato trovato in piazzale Giotto. Una volta rientrato nella cella ha appiccato un incendio e per protesta ha iniziato ad inveire contro gli agenti della polizia penitenziaria tirando le suppellettili e procurandosi con oggetti taglienti ferite nel corpo.
Il secondo, 18enne marocchino, si era nascosto all'interno di un cassonetto in zona Ballarò. Era stato trasferito a Palermo dal carcere minorile di Reggio Calabria dove in passato avrebbe preso parte a una rivolta.
Due fuggitivi erano detenuti per rapina, mentre il terzo per reati di droga. Continua la caccia al terzo minorrenne in fuga: "È stato avvistato dai colleghi della polizia municipale che, seppur liberi dal servizio, si sono resi disponibili per le ricerche", spiegano Calogero Navarra, segretario per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, commenta con preoccupazione questo ennesimo episodio critico accaduto in un carcere della Sicilia: "Adesso il sindacato dice basta veramente ed è pronto a manifestare in tutta la
regione, attuando tutte le legittime forme di protesta", dice. E torna "a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità del personale di Polizia Penitenziaria che lavora nelle carceri siciliane".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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