Altro buco milionario per la Roma di Gualtieri che sembrerebbe prestare il fianco ancora una volta agli abusivi. In questo caso si parla di impianti sportivi, centri in cui società e associazioni continuano a svolgere attività nonostante siano morosi da decenni. Sul territorio di Roma Capitale sono presenti infatti 119 impianti sportivi di proprietà comunale: tra questi 18 sono chiusi e abbandonati, 63 quelli in regola e 38 quelli non in regola. Consultando i documenti ufficiali, in possesso de il Giornale, si può riscontrare che il danno erariale subito dal Comune di Roma a causa di queste “distrazioni” ammonta alla vertiginosa cifra di 20 milioni di euro.
Il caso più eclatante è sicuramente quello dell’Orange Club, in Via degli Olimpionici a Roma, e considerato uno dei club più esclusivi della città dove si allenano anche i vip tra cui anche il calciatore De Rossi, per fare un esempio. Il suddetto club, come dimostrano le carte, ha un avvisto di decadenza dal 2013, questo significa che ben 11 anni fa avrebbe dovuto riconsegnare le chiavi al Comune di Roma a causa dei mancati pagamenti all’ente capitolino ma così non è andata. Nonostante la concessione scaduta infatti, i gestori continuano a fare attività e a guadagnare nonostante siano morosi.
Il danno, per solo questo impianto, ammonta a poco meno di 5 milioni di euro: soldi che dovevano finire nelle casse del Comune ma che sono andati persi. Ma c’è di più: oltre ai mancati pagamenti il Comune di Roma, a causa di un lassismo lungo un decennio, ha dovuto pagare anche il mutuo agli abusivi. Il Club in questione, infatti, è uno dei tanti che - sempre come si evince dalle carte - ha acceso un mutuo inizialmente per avviare l’attività: mutuo che però non è riuscito a pagare. Ed è così che le varie amministrazioni romane hanno ben pensato di pagare le rate, in quanto proprietari dell’immobile e quindi garante. Oltre il danno, la beffa!
E non è l’unico caso, il Comune di Roma ha pagato e sta pagando le rate dei mutui di ben 10 impianti sportivi, anch’essi morosi.
Altri casi importanti riguardano altri importanti e famosi centri sportivi della capitale, tra ci: Asd Simon’s Green Golf il cui debito - e quindi danno erariale per il comune di Roma - ammonta a 4,6 milioni di euro, il Roma Sport 70 con 3 milioni e mezzo e il Welness Town con 2 milioni e mezzo.
“Nel corso di questi 10 anni l’amministrazione comunale avrebbe dovuto mettere a bando le strutture in decadenza - commenta il consigliere comunale, nonché presidente della Commissione Trasparenza Federico Rocca - Arrivare con questo ritardo e senza nessun bando è un problema”.
La situazione infatti è in stallo e continua ad esserlo a causa di Roma Capitale che in tutti questi anni non si è mossa. Solo ultimamente, per quanto riguarda l’Orange Club sono arrivati i primi sopralluoghi, atto che però non ferma l’attività morosa ma ha scopo solo informativo su una possibile messa a bando futura. Annunci e annunci che non fermano gli abusivi: lo scorso 20 aprile proprio per il caso del club vip di Via degli Olimpionici, Roma Capitale aveva dichiarato un out-out, che si è rivelato nullo: 30 giorni per restituire l’immobile.
“Abbiamo iniziato adesso - prosegue Rocca - su decadenze firmate nel 2013. Questo significa che i morosi continuano a stare là dentro, a fare profitto e a guadagnare sulle spalle di Roma Capitale”. Ma perché tutto questo lassismo? “L’amministrazione si giustifica - conclude il presidente della Commissione Trasparenza - dicendo che se dovessimo riprendere gli immobili tutti insieme bloccheremmo le attività sportive perché non saremmo nelle condizioni di poterli gestire. Roma Capitale non è attrezzata per un’operazione del genere e quindi andrebbero messi a bando gli immobili per nuovi concessionari, cosa che in tutti questi anni non è avvenuta”.
Insomma, tutto resta fermo nella Roma del Pd:
imprenditori vip morosi, 20 milioni di euro bruciati dalle casse del comune e l’amministrazione che - nel dubbio - non solo lascia fare profitto agli abusivi ma paga il mutuo e non individua nuovi gestori da almeno un decennio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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