Un incubo andato avanti per mesi, prima che la verità venisse a galla grazie a una videocamera installata in ospedale: ora l'orco, che aveva ripetutamente stuprato la figlia 13enne fino a metterla incinta, violentandola anche in un lettino del Sant'Anna di Torino, rischia di trascorrere i prossimi 10 anni dietro le sbarre di un carcere.
Questa è infatti la richiesta formulata nella giornata di oggi, giovedì 10 ottobre, dal procuratore aggiunto del tribunale di Torino Cesare Parodi nei confronti del responsabile, un uomo di 45 anni di origini filippine accusato del reato di violenza sessuale su minore.
I fatti risalgono al mese di luglio del 2023, quando la vittima di 13 anni era stata ricoverata all'ospedale ginecologico Sant'Anna di Torino: la ragazzina, allora accompagnata dalla madre era al settimo mese di gravidanza. Una circostanza inusuale per quell'età, che aveva spinto il personale medico del nosocomio a tentare di comprendere chi potesse essere il padre del nascituro.
La 13enne, in evidente difficoltà, era stata evasiva e aveva cercato di fornire una risposta di circostanza, contraddicendosi in più di un'occasione. Prima aveva parlato di un compagno di scuola, poi di un rapporto sessuale maturato dopo un incontro con un ragazzo conosciuto su una chat. Non era stata di maggiore aiuto neppure la madre dell'adolescente, anch'ella piuttosto riluttante a parlare oltre che decisamente confusionaria nelle ricostruzioni.
Da qui il sospetto che qualcosa di torbido si celasse dietro quella gravidanza: una situazione che spinse gli inquirenti a collocare una telecamera nascosta per monitorare la 13enne. Proprio grazie ad essa è emersa la terribile verità. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 2023 il padre andò farle visita, ma non si limitò a quello: si infilò infatti sotto le lenzuola e costrinse la 13enne a subire una violenza sessuale. L'ennesima, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, dato che gli abusi andavano avanti almeno dal 2022. Il 45enne fu quindi tratto in arresto con l'accusa di violenza sessuale su minore.
La madre della ragazzina non rivelò mai l'accaduto per timore di ritorsioni nei confronti suoi e della figlia, ma ormai l'orco era stato inchiodato.
Le analisi condotte sul feto rivelarono senza ombra di dubbio che fosse il padre del nascituro. Tra le persone indagate c'è anche una terza persona, un'amica di famiglia: sarebbe stata quest'ultima a cercare di convincere la 13enne a incolpare della gravidanza un compagno di scuola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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