Incontra l'ex, lui la sequestra e la stupra per girare video porno. L'orrore a Rimini

La donna aveva acconsentito a incontrare un'ultima volta il suo ex. Lui l'ha sequestrata, violentata e intendeva costringerla a girare video porno sul web

Incontra l'ex, lui la sequestra e la stupra per girare video porno. L'orrore a Rimini
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Un vero e proprio incubo quello vissuto da una 40enne dell'Est Europa: la donna è stata sequestrata e violentata dall'ex compagno che aveva chiesto di incontrarla un'ultima volta. A salvare la vittima è stata un'amica, intervenuta appena in tempo. L'uomo è stato arrestato dalle forze dell'ordine.

L'incontro e il sequestro

La vicenda risale allo scorso 25 gennaio, quando la donna si è presentata alla questura di Rimini per denunciare ciò che le era accaduto. Nonostante fosse ancora molto scossa, ha raccontato ai poliziotti di aver conosciuto l'ex compagno nel periodo della pandemia, ossia tra il 2020 e il 2021. Dopo una relazione turbolenta, i due si erano separati, ma alcuni giorni fa, vale a dire il 18 gennaio, la vittima aveva acconsentito a incontrare l'ex. Un incontro rivelatosi poi un incubo.

La 40enne era stata sequestrata all'interno di un albergo di Rimini, picchiata e poi violentata dall'ex compagno, un 43enne albanese. Per ore la vittima sarebbe stata costretta a subire quel calvario. L'uomo l'avrebbe colpita brutalmente, causandole fratture, per poi tentare di accoltellarla. Tutto per metterla in una posizione di sottomissione e paura. A quel punto l'avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale, e poi a girare dei film porno con lo scopo di venderli online. Per impedirle di chiedere aiuto le aveva sottratto il cellulare.

A salvare la vittima è stata un'amica che si era presentata all'albergo non avendo più notizie della 40enne.

La denuncia e le indagini

Lo scorso 25 gennaio, la 40enne si è presentata in questura. Sul volto e sul corpo presentava ancora i segni e le ecchimosi della violenza subita. Nonostante la paura, ha raccontato tutto ai poliziotti, spiegando di essere residente a Rimini, ma di rientrare spesso nel suo Paese d'origine.

La donna ha poi riferito delle violenze subite, parlando anche di un tentativo di estorsione da parte dell'uomo. Lo stesso soggetto, infatti, aveva tentato di sottrarre alla donna 20mila euro.

L'arresto

Le indagini lampo condotte dagli agenti della Squadra Mobile si sono concluse con l'arresto del responsabile, un 43enne albanese che lavora come operaio edile. L'uomo è già noto alle forze dell'ordine per precedenti di droga.

Adesso dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale, lesioni personali, atti persecutori, sequestro di persona ed estorsione.

Come disposto dal gip Raffaele Deflorio, il soggetto si trova adesso recluso in carcere.

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