Matera e il referendum per "lasciare" la Basilicata e "trasferirsi" in Puglia

Monta la protesta: "Siamo stanchi di subire lo strapotere di Potenza". Ecco qual è la sitauzione

Matera e il referendum per "lasciare" la Basilicata e "trasferirsi" in Puglia
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Sembra incredibile, eppure Matera - città nota in tutti il mondo per gli storici Sassi - sarebbe pronta ad abbandonare la Basilicata per entrare a far parte della Puglia. A quanto pare la scelta è motivata da un discreto malcontento. Malumori che hanno portato a prendere in considerazione la possibilità di agire tramite un referendum.

Addio alla Basilicata

La prima domanda che sorge spontanea è: si può fare? Una città può trasferirsi da una Regione all'altra? A quanto pare ci sono dei precedenti, e anche abbastanza attuali. Nel novembre del 2017, ad esempio, il Comune di Sappada ha lasciato il Veneto per passare al Friuli Venezia Giulia. Certo, se a "trasferirsi" è una città celebre come Matera la notizia potrebbe fare molto più clamore.

La risposta dunque è sì, è possibile effettuare questo genere di trasferimenti. C'è però un iter da seguire. Per adesso è stata presentata alla segreteria del Comune di Matera una proposta di referendum sulla questione. Il Consiglio comunale ha quindi 15 giorni di tempo per pronunciarsi a tal propositito, stabilendo se vi è o meno ammissibilità del quesito. A quel punto, entro altri 15 giorni, i proponenti dovranno essere informati dei fatti, e potranno procedere con la raccolta firme. Un passaggio fondamentale che deve essere svolto entro 60 giorni. Quindi, in altri 30 giorni, la segreteria comunale dovrà validare le firme raccolte. Nei successivi 120 giorni dovrà essere indetto il referendum. Insomma, la strada è lunga, ma la volontà pare esserci.

Una situazione tesa

Ci sarebbero degli attriti alla base della scelta di Matera di trasferirsi. La proposta di referendum è stata presentata dai due ex senatori Tito Di Maggio e Corrado Danzi. Il quesito, riportato da Pupia.tv, non lascia adito a dubbi: "Volete che il territorio del Comune di Matera sia separato dalla regione Basilicata per entrare a far parte della regione Puglia?".

Ma perché una decisione tanto drastica? "Siamo stanchi di subire lo strapotere di Potenza", è quanto affermato dai due ex senatori. "La città deve ricevere le attenzioni che merita, è stanca di subire". E, ancora: "C'è dunque una chiara volontà da parte dei politici potentini di recuperare a sé il centro della Regione, il che può essere anche legittimo, ma noi materani non possiamo assolutamente tollerare che si vada oltre. Noi siamo e ci consideriamo apripista per quello che è il progetto delle macroregioni.

Oggi la gente soffre, non arriva a fine mese. In questo quadro avere venti Regioni non ha alcun senso. Riteniamo - hanno concluso - che la spesa pubblica non inciderebbe assolutamente sulle tasche dei cittadini se le Regioni diventassero di meno".

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