"La vuoi? Te la porto". Il padre abusa della figlioletta: i video choc

Il presunto pedofilo avrebbe proposto addirittura a un altro uomo, con cui aveva una relazione, di prendere parte alle violenze che sarebbero andate avanti per quasi nove anni a Milano

"La vuoi? Te la porto". Il padre abusa della figlioletta: i video choc
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Le violenze sarebbero andate avanti per quasi nove anni, nel corso dei quali un uomo di 46 anni avrebbe abusato sessualmente di sua figlia che all’inizio dei soprusi, nel 2015, aveva solamente 3 anni. Il presunto pedofilo è stato arrestato nei giorni scorsi e ha già conferito con il giudice per l’indagine preliminare.

La vicenda

Il 46enne è accusato di aver ripetutamente violentato la bambina nel periodo compreso tra il 2015 e lo scorso mese di aprile, proponendo addirittura a un altro uomo, con cui aveva una relazione, di prendere parte agli abusi. Davanti al magistrato l’imputato ha confessato solo in parte di avere usato violenza nei confronti della figlia minorenne, ma ha spiegato che gli abusi sarebbero avvenuti sono negli ultimi tre anni. In quel periodo c’era stata la separazione dalla moglie e il 46enne, ammalatosi di depressione, era andato a vivere in un camper, dove avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti.

L’indagine

L’inchiesta nei suoi confronti è partita grazie alla denuncia dell’ex compagno, il quale era rimasto inorridito dalla proposta dell’uomo. Per rendere ancora più credibile la sua malsana idea, il 46enne avrebbe anche inviato materiale video, riprendendo le scene degli abusi con il telefonino. Tutto il materiale è finito sulla scrivania dei giudici che hanno avviato le indagini. Adesso il presunto pedofilo dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale aggravata e di produzione di materiale pedopornografico.

Il telefono sequestrato

Gli inquirenti, come riporta il quotidiano Il Messaggero, hanno sequestrato lo smartphone del 46enne per controllare tutti i contenuti che erano stati memorizzati. L'audizione protetta della bambina, in un secondo momento, “ha confermato il quadro allarmante emerso dalla denuncia presentata”.

L’uso di droga

I magistrati hanno scritto che le violenze sessuali nei confronti della figlia, perpetrate per anni, evidenziano “l'assenza di empatia e di scrupoli nell’uomo e sono circostanza fortemente sintomatica della capacità criminale dell'indagato.

In frequente stato di alterazione psico-fisica, legata al consumo di sostanze stupefacenti, il 46enne utilizzava la figlia per soddisfare le proprie perversioni sessuali all'interno del camper in cui vive, premurandosi anche di registrare gli abusi consumati”.

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