Milano continua a essere al primo posto per quanto riguarda il caro affitti. A contendersi gli appartamenti non sono solo gli studenti fuori sede, ma anche giovani lavoratori, spesso single. Da una indagine relativa all'anno accademico 2021/2022 condotta da Talents Venture, società specializzata in servizi di consulenza e sviluppo di soluzioni a sostegno dell'istruzione universitaria, è emerso che l'Università Statale di Milano è tra i 3 atenei che hanno più studenti provenienti da altre città e province: sarebbero ben 6.477. Questi studenti, sia italiani che stranieri, necessitano di un posto dove poter vivere.
Gli universitari fuori sede
Parlando con alcuni universitari, e facendo un giro per gli atenei milanesi, emerge che chi frequenta le facoltà umanistiche solitamente cerca di restare a vivere in famiglia, evitando così di dover far fronte a una spesa extra. Mentre gli studenti che hanno deciso dedicarsi a quelle scientifiche sono più propensi a cambiare città e a cercare un appartamento, o anche solo una stanza, in affitto. Questo perché, in questo caso, vi è la ricerca dell'ateneo più accreditato, che si ponga come miglior biglietto da visita per poter trovare più facilmente un impiego una volta laureati. Esempi classici sono le Università Bocconi, Vita-Salute San Raffaele e il Politecnico. Se qualche studente riesce a fare vita da pendolare, per altri l'unica possibilità è mettere mano al portafoglio.
"Per affittare una camera sono arrivati a chiedermi 750 euro al mese, escluse le spese che ammontano a 50 euro. E non c'era neanche compreso il wi-fi. Ho dovuto cercare un'altra soluzione: adesso vivo molto lontano dalla mia sede universitaria e ogni giorno attraverso Milano per seguire le lezioni. Ho però risparmiato quasi 200 euro", ha confessato con rammarico Antonella che frequenta il primo anno di Medicina. Federico, studente di Ingegneria, ha invece optato per un appartamento in condivisione con altri tre amici: "Veniamo da Verona e ci conosciamo dal liceo. Anche se seguiamo facoltà diverse, la sera ci ritroviamo a casa e ci raccontiamo la nostra giornata. Con degli sconosciuti non sarei riuscito ad abitare. L'idea poi di condividere lo stesso bagno con estranei...".
Giulia si ritiene molto fortunata perché, con voce vittoriosa, ci ha raccontato di essere riuscita a vivere nei pressi della facoltà: "Vengo da Cesena e ho trovato una stanza al prezzo di 800 euro vicino all'ateneo. I miei genitori mi aiutano nel pagare l'affitto che riesco a versare puntualmente grazie al lavoro da cameriera che svolgo in un pub in Città Studi".
L'aumento dei prezzi
Dall'osservatorio annuale sul mercato residenziale del 2022 di Immobiliare.it, i canoni d'affitto in Lombardia sono aumentati addirittura del 6,5%. Chi affittava un appartamento a dicembre chiedeva circa 15,50 euro al metro quadro. Milano si conferma però essere la città in cui è più costoso affittare un alloggio: ora servono quasi 21 euro a metro quadro. Sul fronte delle locazioni è diminuita la disponibilità di immobili, -36%, mentre è aumentata del 6% la richiesta. Anche Andrea dell'Agenzia Tecnocasa di Corso XXII marzo ha confermato il trend spiegandoci che gli affitti stanno ormai aumentando in tutti i quartieri milanesi, sia perché sono maggiorati gli interessi sui mutui che i valori delle case.
Dalla tabella fornitaci da Immobiliare.it Insights, possiamo vedere offerta e prezzo nella città di Milano e nei relativi quartieri, con il confronto tra il dato semestrale a febbraio 2023 rispetto a quello di febbraio 2022, febbraio 2021 e febbraio 2019. Se guardiamo ai 12 mesi ci accorgiamo subito che i prezzi sono cresciuti di quasi il 20% , superando quota 21 euro al metro quadro. Rispetto al periodo pre-Covid (febbraio 2019) la crescita è stata di quasi il 16%. Il Centro è il quartiere più costoso dove affittare casa, con una cifra che si assesta poco al di sotto dei 30 euro/mq, seguito dalla zona Garibaldi, Moscova a 28,2 euro/mq. Il più economico risulta invece essere Ponte Lambro, Santa Giulia a 15,4 euro/mq. Rispetto a un anno fa, la domanda di immobili in locazione è aumentata di oltre il 76%, contro una disponibilità in diminuzione di quasi il 38%. In molti quartieri la domanda è perfino raddoppiata, se non triplicata, come nella zona di Ponte Lambro, Santa Giulia (+216%). Se si prende come riferimento la tipologia più comune di bilocale, 60 mq, il prezzo del canone medio mensile è di circa1.270 euro, in crescita del 12% anno su anno.
La tipologia più richiesta
Il bilocale rimane la tipologia che va per la maggiore, anche gli affittuari non disdegnano i trilocali che possono essere condivisi da più persone. Considerando che prendere una stanza in affitto a Milano vuol dire spendere come minimo 600 euro, molti preferiscono affittare tra amici un appartamento da 1500 euro da dividere. Non è neppure difficile trovare monolocali in affitto di 16/18 metri quadri, anche se la legge in teoria non lo consentirebbe: "Se costruisci adesso devi sottostare a dei canoni, tra i quali il minimo di 28 metri quadri calpestabili, quindi circa 32-35. Però se il monolocale è stato costruito prima del 1967 questa regola decade. Abbiamo recentemente affittato un appartamento in zona semicentrale di circa 16 metri quadri". In questo momento per quanto riguarda gli affitti si registra una maggiore domanda rispetto all'offerta. "Se chiamano in 20 per un affitto, chiamano in due per un acquisto, nonostante i prezzi siano alti".
Quanto costa una stanza singola
Questa mattina l'agente immobiliare ha incontrato due ragazzi benestanti che cercavano un appartamento in affitto che sarebbe stato pagato dai genitori. Piuttosto che prendere una stanza, che su tutta Milano a meno di 600 euro non si trova, sono tanti coloro che aumentano il loro budget di circa 200 euro per poter vivere in un appartamento condiviso con un conoscente o amico. Almeno in questo caso si tratta di un alloggio che si può gestire, e non solo di una stanza singola e quindi a contatto con persone comunque sconosciute. Con l'aumento dei tassi di interesse le giovani coppie ci pensano due volte prima di acquistare un appartamento, preferiscono magari andare in affitto un paio d'anni, per vedere come funziona, e scegliere poi casa con più calma.
Anche la zona è molto importante: "Le richieste maggiori si hanno per quartieri centrali o semi centrali e non tutti gli affittuari sono disposti a spostarsi di zona, nonostante possano andare incontro a un costo minore: preferiscono fare qualche sacrificio in più", ha spiegato l'agente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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