“Milano cara e insicura”. Alessandra Facchinetti inchioda Sala

La stilista figlia di Roby dei Pooh ha posto l’accento sull’emergenza sicurezza: “Quando esco di casa sto attenta alla borsa, d’istinto mi guardo le spalle”

“Milano cara e insicura”. Alessandra Facchinetti inchioda Sala

Violenza, rapine, aggressioni, molestie: un triste menù pressochè quotidiano per Milano e i suoi residenti. Nonostante ciò, per la sinistra il problema sono i social e chi denuncia gli scippi, mentre la priorità del sindaco Beppe Sala è legata al mondo arcobaleno. L’ultima a inchiodare la malagestione della città è stata Alessandra Facchinetti, professione stilista con un passato tra Prada, Gucci e Valentino, nonché figlia di Roby dei Pooh. Il suo giudizio è a dir poco tranchant: oltre a essere cara, Milano è insicura.

Alessandra Facchinetti inchioda Sala

Intervistata dal Corriere della Sera, Alessandra Facchinetti ha spiegato di non sentirsi più sicura come prima: “Quando esco di casa sto attenta alla borsa, d’istinto mi guardo le spalle”. Di giorno come di notte, a prescindere dalla zona, regna il caos: “Quando sono fuori dal centro? Ma no, soprattutto in centro. La scorsa settimana a un mio amico è stato puntato il coltellino. Via Sant’Andrea, pausa pranzo”. Una riprova, l'ennesima, del fallimento di Sala.

L’ennesima testimonianza di una situazione sempre più difficile da gestire per i cittadini, alle prese con un’amministrazione che non sembra preoccupata dalla crescita esponenziale di casi critici. Ma il dossier sicurezza non è l’unico a preoccupare, Alessandra Facchinetti ha posto l’accento anche sui prezzi fuori controllo: “La città così cara non è un incentivo per i giovani, non si trasferiscono o se ne vanno. Io stessa per trovare collaboratori (ora ne ho quattro) devo puntare su chi è vicino: per quelli che vengono da fuori (non intendo l’estero ma anche solo fuori Lombardia) i costi sono un ostacolo enorme". Il risultato è una sconfitta per tutti, ha rimarcato la designer: "Finiscono col dire “no, grazie” o a condividere case in situazioni anche complicate”.

Lo choc per la rapina

Alessandra Facchinetti si è soffermata anche sullo choc per la rapina a mano armata risalente a inizio febbraio. Tre malintenzionati muniti di pistole hanno fatto irruzione nella casa di Bergamo, presenti il padre Roby, la madre Giovanna Lorenzi e il fratello Roberto: “Se ci penso mi manca il fiato. Erano le nove di sera e mi telefona Francesco, che aveva una call di lavoro per Sanremo con papà. Spiega: ho chiamato tutti e non risponde nessuno".

Momenti di grande paura e preoccupazione, ha aggiunto: "Ho iniziato a telefonare anche io. Non lo sapevo ma in quel preciso momento i rapinatori erano con loro (la famiglia è stata minacciata e sequestrata per 35 minuti, ndr). Agghiacciante”.

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