Sono stati rinvenuti oggi sul Monte Bianco i resti di due corpi che potrebbero appartenere ai due alpinisti scomparsi durante un'escursione avvenuta lo scorso luglio. Al momento, malgrado le buone condizioni meteo, non è stato possibile recuperare i reperti, di conseguenza non si può risalire all'identità dei due soggetti. La convinzione comune è che si tratti di Maurizio Crosetti e Dino Ruotolo, i due alpinisti di cui si è persa traccia dall'11 luglio.
L'ultimo contatto, poi la scomparsa
Maurizio Crosetti e Dino Ruotolo, rispettivamente di 48 e 63 anni, erano originari del torinese. Nella mattinata dello scorso 10 luglio, avevano contattato la Centrale Unica del Soccorso per comunicare di essere in difficoltà a causa delle condizioni sfavorevoli del terreno e di trovarsi a quota 4.350 metri. Un gruppo di recupero era stato inviato subito, ma l'elicottero non era riuscito ad avvicinarsi abbastanza, malgrado i tentativi, per via del forte vento. I due alpinisti avevano pertanto deciso di fermarsi nella zona e lì pernottare, anche grazie alle temperature non certo rigide. Avevano inoltre tutto l'equipaggiamento necessario.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, gli uomini avevano nuovamente contattato la Centrale Unica del Soccorso intorno alle ore 21 dello stesso giorno, comunicando di stare bene e di avere intenzione di riprendere il percorso la mattina successiva. Poi, più nulla.
Non vedendo più tornare i due alpinisti, i soccorsi erano nuovamente partiti nella speranza di recuperarli, ma malgrado i ripetuti sorvoli degli uomini non è stata più trovata traccia. Le ricerche erano state poi sospese causa maltempo.
Il ritrovamento di oggi
Il caldo di questi giorni ha portato a uno scioglimento della neve che ha permesso di riprendere le ricerche. I resti umani sono stati rinvenuti a 3.800 metri di quota e potrebbero effettivamente appartenere a Maurizio Crosetti e Dino Ruotolo. Se ci sarà conferma, potrebbe essersi verificata una caduta di quasi 900 metri dalla cresta.
"Non è stato possibile procedere all'individuazione dei corpi e al loro recupero, a causa delle numerose e consistenti scariche di sassi che creano un pericolo oggettivo per i soccorritori troppo elevato nella zona in cui si trovano i reperti: impossibile avvicinare l'elicottero e impossibile posare in parete personale tecnico", hanno fatto sapere dal Soccorso Alpino Valdostano, come riportato da Ansa.
Sono stati proprio alcuni soccorritori del Sav a individuare stamani quelli che sono apparsi come resti umani. La speranza è che i corpi, se di corpi si tratta, possano essere recuperati presto, così da sapere se realmente sono collegati ai due alpinisti dispersi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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