Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con la classifica della "Qualità della vita" a cura de "Il sole 24 ore". Le notizie per la provincia di Napoli sono tutt’altro che buone. Il capoluogo campano, infatti, peggiora sensibilmente il già poco lusinghiero risultato conseguito 12 mesi fa scendendo di ben 8 posizioni nella graduatoria generale piazzandosi al 98esimo posto su 107 provincie italiane.
Tra gli indicatori peggiori figurano lo "Spazio abitativo" (ultima in classifica), che descrive la superficie media in metri quadrati in base ai componenti medi della famiglia, e la criminalità per le rapine. Ultima posizione anche in base all'indicatore "Bambini", che comprende 12 parametri tra cui asili nido, aree giochi, pediatri, scuole accessibili. Come se non bastasse Napoli risulta penultima in Italia per qualità della vita delle donne: in questo ambito peggio fa solo Vibo Valentia.
La provincia di Napoli si piazza al 92° posto nell'indicatore "Ricchezza e consumi", al 104° per "Giustizia e sicurezza", al 106° per "Demografia e società", all’81° per "Ambiente e servizi" e al 68° per "Cultura e tempo libero".
Ma ci sono anche alcuni dati positivi. Nell'indicatore "Affari e lavoro" Napoli è 12esima in Italia, con il primo posto per "imprese che fanno e-commerce". La città campana si piazza al 4° posto per "densità di posti letto nelle strutture ricettive", al 9° per "imprenditoria giovanile" ed al 15° per "qualità ricettiva delle strutture alberghiere".
Per quanto riguarda le altre province della Campania i dati sono contrastanti. Migliora la situazione di Benevento e Avellino (rispettivamente 82° e 84°).
La prima guadagna 4 posizioni rispetto allo scorso anno mentre la provincia irpina addirittura 9. Caserta guadagna una posizione ma si piazza solo al 99° posto. Discorso diverso per Salerno: dopo aver perso ben 8 posizioni rispetto alla classifica del 2021 scende al 97° posto.
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