Napoli, gli ex lavoratori Whirlpool reimpiegati nel 2025: preoccupazione per la Naspi

La disoccupazione scade a fine novembre del 2023. C’è un buco da coprire di più di un anno nel corso del quale i disoccupati non percepiranno soldi

Napoli, gli ex lavoratori Whirlpool reimpiegati nel 2025: preoccupazione per la Naspi
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La notizia ufficiale è già arrivata da tempo, ma i lavoratori della ex Whirlpool di Napoli non sembrano ancora crederci. La nuova società che ha rilevato lo stabilimento di via Argine, la Tea Tek, è pronta per il piano di reindustrializzazione. Saranno spesi 28 milioni di euro per comprare la struttura e ricollocare al lavoro gli oltre 300 dipendenti licenziati dalla multinazionale americana. L’inizio delle attività, però, è previsto a partire dal 2025.

La preoccupazione dei lavoratori

Nonostante sia ormai sicuro che i lavoratori saranno nuovamente impiegati, in un settore solido come quello della produzione dei pannelli solari, i diretti interessati si mostrano ancora scettici. Ieri, si sono incontrati in assemblea per commentare la presentazione del piano industriale da parte di Tea Tek. “Esulteremo solo alla firma del contratto”, hanno dichiarato in coro al quotidiano Napoli Today. Troppe le delusioni subire dai dipendenti negli ultimi quattro anni. I due governi di Giuseppe Conte e quello di Mario Draghi hanno lasciato solo scorie tra i lavoratori, i quali sono stanchi delle promesse poi non mantenute.

Gli ammortizzatori sociali

“Non è ancora il momento di festeggiare – ha detto Vincenzo Accurso, delegato sindacale Uilm –. Ci sono ancora passaggi da fare e tavoli di confronto per superare alcuni problemi”. Il sindacalista si riferisce alla delicata questione degli ammortizzatori sociali. Gli oltre 300 disoccupati, per legge, potranno percepire la Naspi fino al 5 novembre 2023 ma, dato che la Tea Tek ha già fatto sapere di avviare le attività solo nel 2025, c’è un buco di oltre un anno da coprire. Come potranno vivere senza stipendio per diversi mesi gli ex lavoratori Whirlpool?

L’intervento della Regione Campania

In seguito agli accordi tra le diverse istituzioni coinvolte spetterebbe alla Regione Campania prevedere un piano di formazione con retribuzione per i lavoratori, ma non c’è ancora nulla di ufficiale. Ecco perché gli ex dipendenti Whirlpool non sono tranquilli. “Sappiamo che non è ancora finita.

In quattro anni – ha rivelato un’operaia –di batoste ne abbiamo prese tante. Io festeggerò quando firmerò un contratto e così facendo, cancellerò dalla mia vita quella lettera di licenziamento che ci ha portati fin qui”.

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