Nomine Pnrr, due avvocati nei guai per corruzione al Tar del Lazio

Gli investigatori sono giunti a questa conclusione grazie all’aiuto di intercettazioni di telefoniche e ambientali, nonché analisi documentali

Nomine Pnrr, due avvocati nei guai per corruzione al Tar del Lazio

Un terremoto giudiziario ha scosso il Tar del Lazio. Dopo un’indagine serrata i carabinieri, su ordine della procura di Roma, hanno fermato due avvocati, finiti agli arresti domiciliari, mentre un giudice è stato sospeso per dodici mesi. L’accusa, molto pesante, è quella di corruzione in atti giudiziari, avvalorata da alcune intercettazioni telefoniche. Attraverso un comunicato ufficiale la procura ha fatto infatti riferimento ai reati di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e di corruzione in atti giudiziari”. Gli investigatori sono giunti a questa conclusione grazie all’aiuto di “intercettazioni di telefoniche e ambientali nonché analisi documentali”. Ciò rappresenta “la provvista probatoria su cui si fonda il provvedimento cautelare emanato nella fase delle indagini preliminari”, si legge ancora nella nota.

Come riporta il quotidiano online Roma Today, sono stati previsti gli arresti domiciliari per gli avvocati Federico Tedeschini e Pierfrancesco Sicco. Un altro legale, Gianmaria Covino, è stato sospeso per un anno. Problemi anche per il commissario ad acta per il servizio idrico della provincia di Imperia, Gaia Ceccucci, la quale, secondo i magistrati, non avrebbe ottemperato ai suoi doveri di imparzialità elargendo incarichi di consulenza allo studio Tedeschini e dividendo i ricavi con l’altro avvocato Covino. Anche per la Ceccucci il giudice per le indagini preliminari ha previsto la sospensione per dodici mesi.

Il motivo di questa attività illecita, secondo gli inquirenti, sarebbe da individuare nella volontà di scalare le nomine ai vertici delle strutture per la realizzazione del Pnrr. Il magistrato sospeso dal suo incarico è Maria Silvestro Russo, presidente della terza sezione del Tar del Lazio. L’accusa nei suoi confronti è di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio.

Chiaramente siamo solo al punto di inizio del procedimento, che si prevede possa essere alquanto lungo, e come in tutti i casi giudiziari tutte le accuse formulate nei confronti degli imputati potrebbero decadere nel prosieguo delle indagini.

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