Le mura di casa, che avrebbero dovuto trasmettere sicurezza e protezione, divenute spettatrici degli atti più ignobili: un uomo di 43 anni di Lecce avrebbe abusato sessualmente della nipotina di 14 anni, approfittando dei momenti in cui la famiglia si riuniva. A rendere ancora più fosca la vicenda, il fatto che a subire il medesimo destino sarebbe stata anche la figlia dell'uomo, anch'ella adolescente. Il soggetto, finito a processo, ha ricevuto una condanna a 7 anni di reclusione.
La vicenda
Secondo quanto riferito dai quotidiani locali, la terribile vicenda si è verificata a Lecce, e risale all'ormai lontano 2018, quando la vittima, nipote dell'uomo, aveva soltanto 14 anni. Per l'accusa, il 43enne avrebbe agito in occasione dei pranzi di famiglia, quando tutti si riunivano in una stessa casa. Approfittando della tranquillità del dopo-pranzo, l'imputato avrebbe raggiunto la nipotina nel letto e, con la scusa del "riposino pomeridiano", si sarebbe coricato vicino a lei. Purtroppo, stando a quanto riportato dagli inquirenti, non si sarebbe limitato a questo, abusando sessualmente della ragazzina.
Nell'esaminare il caso gli investigatori sarebbero venuti a conoscenza di altri episodi di molestie che l'uomo avrebbe commesso addirittura due anni prima e nei confronti della sua figlia, a sua volta 14enne. Anche in quel caso, gli abusi sarebbero stati commessi mentre la giovane riposava sullo stesso letto. A quanto pare sarebbe stata proprio la denuncia della figlia dell'imputato a far partire tutto, permettendo agli investigatori di portare a galla una verità sconcertante.
Il processo e la condanna
Su espressa richiesta del sostituto procuratore Erika Masetti, che aveva chiesto una condanna di almeno 6 anni, il giudice Alessandra Sermarini aveva disposto il processo in occasione dell'udienza preliminare del 12 aprile del 2023.
Finito sul banco degli imputati con l'accusa di violenza sessuale, nel corso della giornata di ieri, mercoledì 20 novembre, l'uomo è stato condannato dal collegio della prima sezione penale del tribunale di Lecce. Il soggetto ha ricevuto una pena pari a 7 anni di reclusione, e resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria.La difesa del 43enne attende la pubblicazione delle motivazioni del giudice per valutare come muoversi.
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