
Esce dal carcere e subito si macchia di un nuovo terribile reato, sequestrano e violentando una donna all'interno di un appartamento di Padova. Dian Bytyqi, questo il nome del 36enne kosovaro fermato dalle forze dell'ordine, è finito nuovamente dietro le sbarre, ma il gip lo ha già scarcerato.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i fatti si sono verificati lo scorso sabato 12 aprile. Il giorno precedente - venerdì 11 aprile - Bytyqi era uscito dal carcere Due Palazzi di Padova dove aveva scontato 10 mesi di reclusione per dei reati commessi contro il patrimonio. Purtroppo il pericoloso soggetto non ha perso tempo, commettendo subito un altro crimine. Nonostante che non avesse neppure i documenti in regola per continuare a soggiornare in Italia, il kosovaro ha deciso di restare a Padova, alloggiando nel quartiere popolare Palestro, in un appartamento in via Magenta. La casa era affittata in nero: il 36enne aveva pattuito 30 euro al giorno per occupare l'immobile.
Nella giornata di sabato, il kosovaro si era fatto portare del denaro e un cellulare dalla sorella. Dopo aver probabilmente acquistato della droga, Bytyqi ha contattato la sua vittima, una 37enne albanese, alla quale avrebbe raccontato una storia inventata. L'uomo avrebbe messo in allarme la donna, dicendole che suo figlio era in pericolo. A quel punto la 37enne, scesa in strada, sarebbe stata minacciata con una pistola e costretta a seguire il kosovaro all'interno del suo appartamento. Proprio fra quelle quattro mura sarebbero avvenute le violenze. La 37enne avrebbe subito senza opporre resistenza, temendo per il figlio. Soltanto in un secondo momento sarebbe fuggita dall'appartamento, chiedendo aiuto.
Tempestivo l'intervento della polizia. Gli agenti hanno raggiunto la donna, prestandole soccorso e facendo partire la caccia al presunto aggressore. Il kosovaro è stato incastrato anche grazie al tatuaggio dell'aquila bicefala blu su sfondo rosa che aveva impresso sul petto. Un segno identificativo molto evidente, insieme alla testa rasata e agli occhi verdi. Oltre ai 10 mesi di carcere appena scontati, il soggetto era noto anche per reati di resistenza e ricettazione che gli erano valsi l'esplusione dall'Italia. Un provvedimento non rispettato, dato che il 36enne aveva varcato di nuovo i confini nazionali nell'illegalità.
Gli inquierenti stanno adesso cercado di capire quale genere di rapporto lo legasse alla vittima.
Secondo quanto riferito da LaPresse, la gip di Padova Laura Alcaro ha provveduto a scarcerare il 36enne. Stando alle ultime informazioni, infatti, il rapporto sessuale sarebbe stato consensuale, motivo per cui la richiesta del carcere è stata respinta nel corso dell'udienza di convalida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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