3.500 euro per la cittadinanza italiana: strano boom di brasiliani in un comune del comasco

I sudamericani arrivavano anche a sborzare 3.500 euro per ottenere una residenza fittizia

3.500 euro per la cittadinanza italiana: strano boom di brasiliani in un comune del comasco
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Scoppia il caso a Uggiate con Ronago, piccolo Comune nella provincia di Como, preso letteralmente d'assalto da cittadini brasiliani in cerca di cittadinanza italiana. A finire nel mirino degli inquirenti sono state un'impiegata dell'Anagrafe locale e una donna brasiliana residente in Canton Ticino, per entrambe è scattato l'arresto.

Cittadinanze a pagamento

Il lavoro di indagine svolto dalla squadra mobile di Como, che ha collaborato con la polizia locale Terre di Frontiera di Uggiate con Ronago, ha portato alla scoperta di un giro ben strutturato. Desiderosi di ottenere facilmente la cittadinanza italiana, diversi brasiliani avevano accettato di pagare ingenti somme di denaro (si parla di 3.500 euro) per ridurre i tempi e scavalcare eventuali problemi burocratici. Almeno 171 le persone che si sono servite di questo espediente. Un vero e proprio boom per il paese Comasco.

Stando a quanto riportato da PrimaComo, ad essere accusata di falso in atto pubblico e falso ideologico è stata la dipendente dell'Anagrafe Isabella Barelli. La donna agiva tramite un'intermediaria sua amica, tale Cinthia Roberta Goncalves. I brasiliani che si rivolgevano a loro dichiaravano di avere degli avi italiani e si appellavano allo iure sanguinis per ottenere la cittadinanza italiana. Barelli e Goncalves avevano ideato un metodo per aiutarli a velocizzare i tempi. Le due agivano insieme fornendo ai loro "clienti" delle residenze fittizie, indispensabili per andare al passaggio successivo.

L'intervento delle autorità

A seguito dell'azione della polizia, Barelli si trova ora ristretta agli arresti domiciliari, mentre Goncalves è in carcere. Un caso che ha provocato grandissima indignazione. A quanto pare sarebbe stata un'altra dipendente dell'Anagrafe a portare tutto allo scoperto, denunciando la situazione dopo aver notato delle anomalie: troppi i cittadini brasiliani che prendevano residenza nel Comune. Chiaramente l'Anagrafe si è dichiarata completamente estranea ai fatti.

"Purtroppo abbiamo appreso la notizia dell'arresto della nostra ex impiegata anagrafe. Dal primo di luglio è in servizio a Rodero, dove ha vinto un concorso. La notizia è sicuramente scioccante, ma consola sapere che è difficile oggi farla franca: l'onestà degli altri impiegati e la professionalità della nostra Polizia locale, hanno permesso di interrompere l'illecito.

Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per la legalità, che rimane il primo obiettivo di ogni Amministrazione", ha dichiarato a PrimaComo Ermes Tettamanti, sindaco di Uggiate con Ronago.

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