Palermo, altro che raccolta rifiuti: la carica dei 101 che truffavano sul cartellino e rubavano carburante

Terremoto alla Rap di Palermo, società partecipata che si occupa della raccolta rifiuti, dove 101 dipendenti sono stati indagati dalla procura di Palermo con le pesanti accuse di truffa aggravata, false attestazioni o certificazioni e appropriazione indebita

Palermo, altro che raccolta rifiuti: la carica dei 101 che truffavano sul cartellino e rubavano carburante
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Guai per 101 dipendenti della Rap di Palermo - società partecipata del capoluogo siculo che si occupa di rifiuti - indagati dalla procura di Palermo ed accusati di truffa aggravata, false attestazioni o certificazioni e appropriazione indebita. Secondo i primi accertamenti, gli indagati avrebbero più volte timbrato il tesserino marcatempo all'orario di inizio lavoro per poi, dopo non molto, uscire senza nessun permesso a fare altro.

Le indagini

L'indagine, svolta dal nucleo operativo della compagnia di Palermo Piazza Verdi, coordinati dalla procura diretta da Maurizio De Lucia, sarebbe partita in seguito a una denuncia fatta da una funzionaria dell'azienda stessa. Quest'ultima aveva presentato un esposto, dove lamentava furti di carburante dai mezzi della società. Proprio 2 degli indagati, impiegati nell’area logistica–officina della sede aziendale, avrebbero sottratto all'azienda il carburante, mentre i mezzi si trovavano in riparazione nelle officine di via Ingham. L'inchiesta è stata portata avanti dalle forze dell'ordine dal maggio al luglio del 2023. In questi mesi gli indagati sono stati osservati e pedinati dagli agenti.

Danni per oltre quarantamila euro

Nel complesso, gli episodi di assenteismo accertati sono stati 1385, per un totale di oltre 2800 ore e un danno all'azienda di 40mila euro. A 18 dei 101 indagati, i carabinieri del comando provinciale hanno notificato l'obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria. Fortunatamente sono stati recuperati molti litri di gasolio illecitamente asportato dai veicoli aziendali della società partecipata.

Le parole del presidente della Rap

Sulla questione si è sbilanciato anche Giuseppe Todaro, presidente della Rap."È una vecchia indagine - queste le parole di Todaro riportate da LiveSicilia - ovviamente attendiamo l’esito e dove risultassero gravi inadempienze ci costituiremo parte civile". La notizia degli oltre cento furbetti del cartellino ha creato molta indignazione. Nei bar, fuori le scuole e nei social non si parla di altro da questa mattina.

"Come si può cercare di truffare l'azienda che ti da lo stipendio e ti permette di mantenere i tuoi figli - si chiede una donna in un gruppo Facebook dedicato a Palermo - leggere queste notizie lascia veramente senza parole, chi ha commesso questi reati dovrebbe essere licenziato".

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