Il Pci di Grosseto ha ribadito la propria contrarietà circa la volontà del Comune di intitolare una via cittadina a Giorgio Almirante, annunciando oltrettutto (stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione) di aver già avviato "un lavoro per la presentazione di un ricorso al capo dello Stato". Ma nelle scorse ore è arrivata la replica della Fondazione Giorgio Almirante, che non ha risparmiato una "stoccata" ai comunisti maremmani e a tutta la sinistra ricordando come l'ipotesi dell'intitolazione sia nata da una serie di dibattiti e confronti democratici. Questi gli ultimi sviluppi legati al "caso via Almirante", che le forze di sinistra (e centrosinistra) continuano a quanto pare ad osteggiare. Tutto è nato lo scorso marzo, quando l'amministrazione comunale di centrodestra della città toscana annunciò l'intenzione di dedicare una strada al leader del Movimento Sociale Italiano ed un'altra allo "storico" segretario Pci Enrico Berlinguer, in modo che le due strade confluissero nella nuova "via della Pacificazione Nazionale".
Le proteste della sinistra
Un gesto simbolico, per ricordare due protagonisti della Prima Repubblica politicamente divisi, ma legati da un sentimento di stima reciproca. E che su queste basi era stata accolto positivamente, fra gli altri, anche dall'ex-direttore del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro. Un'idea sulla quale la sinistra continua a polemizzare: se ad attaccare sono stati inizialmente l'Anpi e il Pd, l'ultimo attacco in ordine cronologico contro l'annuncio del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna è come detto arrivato dal Pci. Va ricordato che, al netto della delibera di giunta, l'iter che porterà a via della Pacificazione Nazionale è ancora in corso e servirà in ogni caso del tempo per far sì che arrivi a compimento (perlomeno sul piano pratico). Nel tentativo di bloccarlo del tutto, gli esponenti della sezione locale del Pci avrebbero pre-annunciato l'intenzione di rivolgersi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma le polemiche sono a quanto pare arrivate già a Roma, visto che la Fondazione Giorgio Almirante ha pubblicato sulla propria pagina Facebook una nota nella quale ricostruisce i fatti "punzecchiando" poi il Pci grossetano e tutte le realtà vicine alla sinistra che hanno sostenuto la precedente raccolta firme contro l'intitolazione (consegnata al prefetto di Grosseto nei giorni scorsi).
La replica della Fondazione Almirante
"Il Comune di Grosseto aveva deciso di fare una via della Pacificazione Nazionale: a sinistra sarebbe partita via Berlinguer, a destra via Almirante, all’insegna del rispetto che i segretari nutrivano in maniera reciproca tra loro - si legge - non ci soffermeremo a spiegare che la decisione del Comune sia stata presa democraticamente, a seguito di una serie di dibattiti. Nè a spiegare quanto sia inelegante da parte della sinistra continuare a polemizzare sull'argomento". E dopo aver ripercorso gli eventi, la Fondazione Giorgio Almirante è passata al contrattacco, accusando i comunisti (e non solo) di scarso senso della democrazia.
"Non ci soffermeremo poi a spiegare che personaggi del calibro del segretario del Msi hanno il diritto di poter essere ricordati, perché hanno contribuito alla storia politica della Repubblica - la conclusione del comunicato - quello che vogliamo dire in quanto Fondazione Giorgio Almirante sono parole stesse del segretario, che possono racchiudere ciò che pensiamo di questi gruppi antidemocratici che cercano di invertire la rotta della libertà: “Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire, perché questo è il segno della vittoria”".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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