Il Pd pretende il saldo dei debiti: e il numero 2 del mondo resta senza piscina

Marco Pucci, vice-campione del mondo di nuoto "master", è rimasto senza piscina: la società per la quale è tesserato ha dovuto riconsegnare le chiavi degli impianti di Firenze che gestiva da anni

Marco Pucci (il primo a sx) premiato in Giappone pochi giorni fa
Marco Pucci (il primo a sx) premiato in Giappone pochi giorni fa
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Solo pochi giorni fa ha conquistato una medaglia d'argento nel nuoto ai Mondiali in Giappone, rivelandosi fra i migliori nuotatori del mondo nella categoria "master". Eppure, al momento non ha più una piscina nella quale allenarsi: la società per la quale risulta tesserato non sarebbe riuscita a saldare i debiti contratti con il Comune di Firenze e si è quindi vista costretta a riconsegnare le chiavi degli impianti sportivi che gestiva da un decennio, con l'amministrazione Pd che procederà quindi ad nuovo bando di gestione. Protagonista della vicenda che arriva dal capoluogo della Toscana è Marco Pucci, secondo nuotatore più veloce del mondo nella categoria "M40" (che raggruppa agonisti fra i 40 e i 44 anni) nella 3 km in acque libere, sulla base del verdetto emerso al recente campionato mondiale di Fukuoka. Un campione in forza alla Nuoto Club Firenze che, in attesa che la situazione si sblocchi, rischia di non avere più un impianto nel quale prepararsi ai prossimi appuntamenti: stando a quanto riportato dal quotidiano Il Tirreno, il sodalizio fiorentino è ad un passo dal chiudere l'attività.

Una società nata oltre mezzo secolo fa, che nel corso dell'ultimo decennio ha gestito due piscine fiorentine dando modo di scendere in vasca a decine e decine di atleti. Il Covid19 prima (con un calo consistente di iscritti, e quindi di entrate economiche, a causa delle restrizioni anti-contagio) e il caro-energia poi (tramite un incremento notevole del costo delle utenze) avevano già inferto durissimi colpi alla società, nel recente passato. La concessione per le strutture, rinnovata ogni cinque anni, è stata prorogata dal Comune con un proroga tecnica sino allo scorso 30 giugno. Gli ultimi contatti con la giunta Pd, alla ricerca di un eventuale nuovo accordo che si prospettava difficile (anche perché non era più possibile prorogare ulteriormente il termine) si sarebbero dunque risolti in un nulla di fatto: il Comune ha deciso di procedere con una nuova manifestazione d'interesse.

"La concessione non era più rinnovabile, perciò abbiamo dovuto chiudere l'attività: a settembre saremo fermi. I nostri atleti master poi dovranno cercare altre piscine che li accolgono. Non abbiamo più una sede, siamo costretti a licenziare i nostri due dipendenti fissi, mentre i collaboratori dovranno trovare collocazione in altri impianti - la posizione di Alberto Giovani, presidente della Nuoto Club - aspettiamo che qualcuno ci ospiti, per dare alle persone uno spazio dove potersi allenare. Abbiamo dato tanto alla cittadinanza e purtroppo non possiamo partecipare alla gara di manifestazione di interesse. Sport vuol dire salute e noi facciamo questa attività per il benessere delle persone". I residenti del Quartiere 4 hanno a quanto pare lanciato una raccolta firme a favore del club. Ma l'assessore allo sport Cosimo Guccione, è stato chiaro: il club dovrà saldare i debiti accumulati.

"L'associazione può partecipare al nuovo bando - ha concluso - ma deve saldare ancora il debito con il Comune". E con queste premesse, un vice-campione del mondo dovrà probabilmente (ad oggi) ripartire da zero.

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