"Più poliziotti per fare cassa". La protesta del sindacato contro l'area B di Milano

Lega e sindacato di polizia Fsp uniti contro l'aumento dell'area C e l'obbligo di pagamento anche per gli operatori della sicurezza e della salute a Milano

"Più poliziotti per fare cassa". La protesta del sindacato contro l'area B di Milano
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Continua il braccio di ferro al Comune di Milano per l'area B e l'area C. I sindacati professionali proseguono nel chiedere a Palazzo Marino delle deroghe per quelle categorie di lavoratori essenziali come forze dell'ordine e professionisti della sanità, ai quali viene chiesto di pagare per andare a lavorare. Ma le rimostranze finora hanno sempre fatto un buco nell'acqua, anzi, dal Comune ipotizzano un aumento per la tariffa di area C. "Ho provato insistentemente come Lega a portare avanti la questione, non solo per la gratuità, ma anche eventualmente per l'abbonamento per le forze dell'ordine, la polizia locale, le partita Iva e gli infermieri che abbiamo incontrato in commissione", ci spiega Samuele Piscina, commissario cittadino della Lega, consigliere comunale di Milano e capogruppo in Città metropolitana, raggiunto telefonicamente.

L'elenco di Piscina include quei professionisti il cui lavoro è spesso slegato dal classico orario d'ufficio, oppure che prevede il trasporto di materiali pesanti e ingombranti, che rendono impossibile l'utilizzo dei mezzi pubblici. Divise e personale sanitario, poi, rappresentano la colonna portante di due settori fondamentali per la città: che gli operatori di sicurezza e salute vengano penalizzati e costretti a pagare per recarsi al lavoro e garantire i servizi essenziali della città appare quanto meno controproducente per la stessa Milano.

"Il sindaco di Milano chiede più poliziotti, l'Fsp Polizia di Stato, primo sindacato milanese, da sempre ha fatto le stesse richieste del sindaco Sala ma, evidentemente, gli obiettivi erano e sono diversi. Al sindaco serve qualche pagante in più per far fare cassa al Comune, mentre il nostro fine rimane la sicurezza di una città devastata e dei suoi cittadini. Per andare a lavoro, non per divertirsi e non per visitare la città, ogni appartenente alle forze dell'ordine dovrà pagare area B, C... Aria che respira e chissà cos'altro", ci dice il segretario della Lombardia e coordinatore nazionale reparti mobili della Fsp Polizia di Stato, Pasquale Griesi.

E al sindaco si rivolge anche Piscina: "Da parte del sindaco, soprattutto, non c'è stata nessuna apertura nei loro confronti. Si tratta di persone che, lo vogliamo ricordare, magari iniziano di pomeriggio e smettono di lavorare alle tre del mattino. Ed è evidente che a quell'ora non possano trovare dei mezzi pubblici che possono consentire di tornare a casa". Quindi, ecco che si trovano costretti a pagare ma, come ben spiega Griesi, "voglio ricordare a questi signori che governano la città di Milano che l'ingresso in città di 7.50 euro (costo della tariffa aumentata per l'area C, ndr) è esattamente il valore di un'ora di lavoro di un uomo in uniforme. Tanto vale la vita di un poliziotto e varrà ancora meno per chi dovrà garantire la sicurezza dei milanesi".

La stortura è evidente: mentre il sindaco chiude la città e impone il pagamento di una tassa per l'ingresso in auto, dall'altra non prevede un potenziamento del servizio pubblico, che a fronte di una misura simile dovrebbe essere attivo 24/24.

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