Pomigliano D'Arco, clochard ammazzato di botte: fermati due 16enni

I due ragazzi, uno dei quali romeno ma entrambi residenti nel napoletano, sono stati fermati con l'ipotesi di reato per omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. La svolta nelle indagini grazie alle telecamere e ai social

In foto Frederick Akwasi Adofo, 43 anni (la vittima)
In foto Frederick Akwasi Adofo, 43 anni (la vittima)
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Due 16enni sono stati fermati in quanto "gravemente indiziati" di aver ammazzato di botte il clochard ghanese Frederick Akwasi Adofo, 43 anni, nella notte tra domenica e lunedì a Pomigliano D'Arco (Napoli). La procura minorile contesta loro il reato di omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. "Hanno continuato a sferrare calci e pugni, molti dei quali indirizzati al capo - precisa la procuratrice Maria de Luzenberger Milnernsheim in un comunicato diramato questo pomeriggio - quando ormai la vittima era immobile a terra".

La svolta nelle indagini

La svolta nelle indagini è arrivata nella mattinata di mercoledì 21 giugno, a 24 ore dal delitto. Decisiva è stata l'acquisizione dei filmati estrapolati dalle telecamere di sorveglianza puntate in via Principe di Piemonte, dove è avvenuto il brutale pestaggio. I due ragazzi indiziati dell'omicidio hanno entrambi 16 anni - uno è romeno, l'altro italiano - e sono residenti nel napoletano. I militari della compagnia del nucleo di Castello di Cisterna li hanno accompagnati al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, accanto al Tribunale dei Minori del capoluogo partenopeo.

I due 16enni identificati grazie ai social

Fondamentale è stato il raffronto dei filmati con i contenuti pubblicati dai due indagati sui rispettivi profili social che ha consentito - riporta il Corriere.it - la loro tempestiva identificazione. Dall'analisi degli account sono emersi foto e video che inneggiano alla violenza, con anche immagini di bastoni retrattili e coltelli.

"Aggressione improvvisa e immotivata"

Al momento, il reato contestato ai due 16enni è l'omicidio aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. "Una telecamera installata in un esercizio commerciale - mette nero su bianco la procuratrice Maria de Luzenberger Milnernsheim, titolare dell'inchiesta - ha ripreso la violenta aggressione, improvvisa e immotivata da parte dei minori nei confronti della vittima, che si trovava da sola sulla pubblica via. I due, dopo aver colpito al volto l’uomo, hanno continuato a sferrare calci e pugni, la maggior parte dei quali indirizzati al capo, quando ormai la vittima era immobile a terra".

Il sindaco: "Un tragedia che ha sconvolto la nostra comunità"

La violenta e fatale aggressione ha generato indignazione tra i cittadini di Pomigliano D'Arco. Frederick era benvoluto dai residenti del quartiere in cui era solito fermarsi.

"Mi congratulo con i carabinieri - ha detto il sindaco Lello Russo - per la rapidità di intervento e per aver individuato i presunti responsabili di un delitto atroce e che ha traumatizzato tutta la nostra comunità. Ora che la giustizia faccia il suo corso. Noi ribadiamo che i funerali del povero Frederick saranno a spese del Comune".

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