I punti chiave
Un docente di origini pugliesi, che ormai da anni vive a Treviso dove nel 2021 ha ottenuto l'insegnamento di ruolo e firmato un contratto a tempo indeterminato, non si è mai più fatto vedere a scuola tra malattie, aspettativa e vari permessi. Un accumulo di assenze incredibile stimato in circa 540 giorni, in pratica un anno e mezzo, che gli ha definitivamente chiuso le porte del lavoro con l'inevitabile licenziamento.
La storia
La vicenda paradossale ha il suo naturale epilogo nella giornata di lunedì 23 settembre quando, come se nulla fosse, il professore assenteista si è magicamente ripresentato a scuola chiedendo di poter fare lezione ai ragazzi. Troppo tardi, però, visto che non è stato nemmeno fatto entrare con l'istituto in provincia di Treviso, che aveva già pronte le carte bolllate con il provvedimento: non può più insegnare e addio anche allo stipendio che nel corso di questi tre anni ha continuato regolarmente a percepire. Secondo le stime, senza mai salire in cattedra allo Stato è costato la bellezza di circa 100mila euro, non proprio briciole.
Le assenze
Fino a un certo punto stupivano, di certo, le assenze ma ogni professore ha un suo numero annuale. Il problema non è soltanto che questo tesoretto sia stato consumato in fretta ma, come ricorda IlMessaggero, si susseguivano certificati di malattia, assenze e disponibilità soltanto nei fine settimana quando la scuola rimane ovviamente chiusa. Inizialmente, nel suo primo anno da docente della scuola aveva chiesto l'aspettativa e nessuno lo aveva ovviamente mai visto. Adesso si è messo un punto: il professore di diritto potrà certamente inoltrare ricorso rivolgendosi a un avvocato per avviare un'eventuale battaglia legale contro l'istituto ma questa è un'altra storia che andrà per le lunghe, sicuramente per adesso non ha più la possibilità di insegnare.
Ma non è finita qui perché oltre al danno c'è la beffa: secondo le informazioni del quotidiano, nelle scorse settimane sarebbe stato visitato da una commissione di medici di Bari che lo avrebbe ritenuto completamente idoneo al suo lavoro, abile e arruolato. Perché mai, allora, tutte queste assenze? Forse non lo sapremo mai.
Nel frattempo i danni sono stati notevoli non soltanto per la scuola che si è vista costretta a scegliere continuamente dei supplenti ma anche per gli stessi alunni che non hanno avuto un percorso scolastico continuo, ma tortuoso e spezzettato con inevitabili conseguenze sulla qualità dell'insegnamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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